Le donne e l’influenza: una ricerca condotta da AstraRicerche per neoNisidina

4 febbraio 2013

Susanna Messaggio ha presentato al Circolo della Stampa di Milano lo studio di AstraRicerche per neoNisidina Le donne e l‘influenza in Italia. I cui risultati sono già riassunti nel titolo della conferenza stampa: Per le donne italiane e anche immigrate, in Italia, l‘influenza è un lusso!

L‘indagine è stata illustrata dal ricercatore Cosimo Finzi, mentre il professor Ovidio Brignoli, vicepresidente Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), ha portato dati e informazioni di Influnet, il network di 500 medici di tutta Italia che, in collegamento con le università di Milano e Genova, monitora il fenomeno influenza nel nostro paese per 10 mesi l‘anno.

Questa settimana l‘influenza tocca il picco con 397mila casi. Si prevede che si ammali il 10% della popolazione italiana, quasi 4 milioni di persone. - ha detto il professor Brignoli -. L‘influenza è una malattia virale e come tale è ancora incurabile e quindi grave, che fa annualmente 500mila morti nel mondo. Abbiamo però farmaci che stroncano i sintomi restituendo la funzionalità. L‘influenza è propriamente la malattia che presenta tre tipologie di sintomi: dolori articolari, disturbi respiratori e febbre. Se manca uno dei tre non è influenza. Si può prevenire soprattutto con l‘igiene negli ambienti comunitari, evitando ambienti fumosi, inquinati. Insomma contano i buoni comportamenti. – prosegue Brignoli - Occorre prendere i farmaci tempestivamente, non si deve aspettare un giorno. L‘influenza è una malattia sistemica debilitante: occorre ridurre la disabilità e neoNisidina C effervescente è un farmaco che colpisce i tre gruppi di disturbi caratterizzanti restituendo subito funzionalità, importante soprattutto per le donne impegnate su tanti fronti. Il tempo è un alleato prezioso per tutti infatti, e soprattutto per le donne.  conclude Brignoli - L‘influenza nasce in Asia, si tratta di virus che colpiscono gli animali e poi passano all‘uomo. Le donne straniere patiscono di più l‘influenza spesso perché tradizioni e religione frenano l‘uso corretto dei farmaci e fanno persistere comportamenti non igienici, come mangiare tutti insieme in famiglia servendosi con le mani da una stessa pentola‘.

Io stessa sono una donna che vive intensamente, per scelta, tra studio, lavoro, famiglia. Il tempo è la risorsa più grande e ben venga un farmaco che ce lo fa guadagnare, l‘importante è vivere con positività. - ha detto Susanna Messaggio, che compie 50 anni - È un‘età affascinante, è importante avere intorno buone amiche, ma anche il sesso è meglio perché si è più complete, dobbiamo vivere la vita in maniera positiva e a 50 anni possiamo coltivare l‘interiorità. C‘è una nuova consapevolezza e conoscenza di noi stesse e del nostro corpo e quindi in questo senso può essere l‘età più bella. – ha proseguito la Messaggio - Oggi, neanche a farlo apposta, ho il raffreddore. L‘ho preso perché ieri sono uscita senza sciarpa come fa mia figlia di 18 anni, pensando proprio di farlo in barba al compleanno! Purtroppo mi sono ammalata subito

Il professor Brignoli ha sfatato “falsi miti”: Isolare i malati per evitare i contagi è più importante della vitamina C o dell‘uscire imbacuccati. I virus infatti si prendono per contagio. I comportamenti sono coadiuvanti dell‘insediamento del virus. Passare dal caldo al freddo, non ripararsi dal freddo non causa la malattia ma la favorisce. Quindi ai primi sintomi meglio non andare in ufficio, a scuola, nei luoghi pubblici.