Climate Pledge: cresce il numero di imprese impegnate contro il cambiamento climatico

02/12/2022

Da IBM ad ACCIONA, passando per Johnsons Control, aumenta il numero delle aziende aderenti al Climate Pledge, la piattaforma co-fondata da Global Optimism e Amazon che si pone l'obiettivo di azzerare le emissioni di CO2 in atmosfera entro il 2040. Un segnale importante che dimostra come l'impegno dei grandi operatori economici sia oggi centrale per un futuro migliore. Ecco alcune delle società coinvolte.

Obiettivo emissioni zero: 20 nuove aziende si impegnano nel Climate Pledge

Sono 20 i nuovi firmatari del Climate Pledge, il piano che mira ad azzerare le emissioni di CO2 entro il 2040 che raggiunge così 53 aziende partecipanti provenienti da ogni parte del mondo. L'ingresso nella piattaforma da parte di multinazionali come IBM, Hotelbeds, UPM e Green Britain Group segna un importante passo in avanti per l'iniziativa promossa da Amazon e Global Optimism, in un'epoca storica in cui i cambiamenti climatici si fanno sempre più evidenti e fondamentale diventa l'apporto di tutti affinché il pianeta possa risollevarsi dopo i danni causati in questi decenni dalle attività industriali e non solo.

In realtà le operazioni volte a ridurre al minimo l'impatto ambientale delle attività aziendali coinvolge un gran numero di società anche al di fuori del programma Climate Pledge, come dimostrano le iniziative poste in essere da piccole e grandi realtà economiche, come per esempio PokerStars nel settore dell'intrattenimento digitale, che all'interno dei suoi uffici segue precise regole di ecosostenibilità per garantire un impatto positivo sul pianeta, o Schneider Electric, che grazie al suo impegno su questioni ambientali, sociali e di governance è stata addirittura premiata come azienda più sostenibile al mondo, tuttavia questo progetto rappresenta un'occasione in più in tal senso dal momento che riunisce in un'unica piattaforma numerose imprese di caratura globale.

Quali sono gli obiettivi del Climate Pledge

L'obiettivo centrale del Climate Pledge è, come detto, quello dell'azzeramento delle emissioni di CO2, da raggiungere mediante tutta una serie di comportamenti virtuosi che permettono di operare in maniera più sostenibile e naturale. Nello specifico, le aziende firmatarie del programma si impegnano a tenere sempre sotto controllo le emissioni di gas serra, a implementare strategie di decarbonizzazione adottando soluzioni innovative e più efficienti e a neutralizzare tutte le emissioni residue, così da arrivare alla fatidica quota zero entro il 2040.

Attualmente, con l'ingresso delle 20 nuove aziende aderenti, partecipano al Climate Pledge 53 realtà economiche dislocate in 12 Paesi e operanti in 18 diversi settori, accomunate però dall'impegno a migliorare il proprio modo di lavorare per garantire un futuro migliore per tutti. Le società che si sono recentemente aggiunte alla piattaforma operano in ambiti molto differenti tra loro, come finanza, agricoltura ed energia, ma ciascuna di esse ha la possibilità di ottimizzare alcune attività del proprio business, dalla scelta di soluzioni di economia circolare all'implementazione di sistemi energetici rinnovabili e puliti.

Le aziende nuove firmatarie del programma

Sono ben 20 le aziende che hanno scelto di aderire al Climate Pledge, aggiungendosi alle 33 già in elenco, per un segnale importantissimo anche in termini mediatici. Trattandosi in molti casi di multinazionali, infatti, la partecipazione al programma permette di accendere ulteriormente i riflettori su queste tematiche, avvicinando altri operatori economici ma anche privati ed enti pubblici alle tematiche trattate.

Tra i nuovi firmatari troviamo per esempio ACCIONA, azienda leader per ciò che riguarda energie rinnovabili e soluzioni sostenibili utilizzate nel campo dei trasporti e delle infrastrutture. Carbon neutral già dal 2016, ACCIONA sta investendo fortemente sulla riduzione delle emissioni dirette e sui consumi energetici, ponendosi come una delle realtà più attive in tal senso a livello mondiale.

Altro nome di punta è quello di Colis Privé, società attiva nelle consegne dell'ultimo miglio per il settore e-commerce, che operando per l'appunto nei trasporti è ben consapevole dell'impatto del suo lavoro sull'ambiente: è per questo motivo che l'impresa francese, che già ha fatto scelte importanti in termini di efficienza energetica, ha scelto di entrare a far parte anche del piano Climate Pledge.

Impossibile ovviamente non parlare di IBM, una delle maggiori aziende nel campo dell'informatica, che sin dal 2007 ha dichiarato il proprio impegno contro il cambiamento climatico e dal 2019 è tra i membri fondatori del Climate Leadership Council, oppure di Green Britain Group, balzata agli onori delle cronache, tra le altre cose, per la squadra di calcio dei Forest Green Rovers, riconosciuta come il team sportivo più "ecosostenibile" del mondo.

Ancora, Hotelbeds con il suo impegno nel campo del turismo sostenibile, Cranswick plc che sta ottimizzando e decarbonizzando tutte le attività legate alla coltivazione, all'approvvigionamento e alla produzione di beni alimentari, e Johnson Controls, leader dell'edilizia sostenibile oggi impegnata proprio sul fronte dell'abbattimento delle emissioni di CO2.

Questi infine i nomi delle altre aziende che hanno preso parte al Climate Pledge: Daabon, FREE NOW, Generation Investment Management, Iceland Foods, Interface, MiiR, Ørsted, Prosegur Cash, Prosegur Compañia de Seguridad, Slalom, S4Capital, UPM e Vanderlande.