Progressive Business Forum 2020: presbiopia e protezione oculare

21/09/2020

In corso a Milano, dedicato a tutta la filiera del settore, l’importante Forum sulla gestione della presbiopia con lenti progressive e la protezione oculare.

Disponibile la connessione in streaming.

Un’indagine online di Fabiano Gruppo Editoriale gestita dalla piattaforma internazionale Toluna (it.toluna.com) mostra i risultati un sondaggio, condotto su un campione di 500 persone affette da presbiopia che non usano occhiali con lenti progressive: ebbene ben il 42% degli intervistati si è posto il problema di come superare la difficoltà visiva per la lettura senza però informarsi.

Proprio l’edizione 2020 del Forum che riunisce esperti, medici, professionisti e addetti ai lavori dell’intera filiera dell’ottica si caratterizza per la centralità e l’attenzione dedicata ai temi legati alla salute degli occhi in questa fase di cambiamenti nel nostro stile di vita e nella routine lavorativa, con particolare riferimento alla presbiopia e alla protezione oculare.

Come spiega Luigi Mele, medico oculista, Università degli studi della Campania L. Vanvitelli “Dopo i 40 anni l’occhio normale (detto emmetrope) pur mantenendo una buona vista da lontano perde inevitabilmente e progressivamente la capacità di messa a fuoco da vicino. Normalmente il soggetto presbite non corretto o sotto corretto riferisce di dover "sforzare" i propri occhi quando svolge le attività di lettura da vicino. Si tratta di uno sforzo per ottenere una adeguata messa a fuoco che provoca l’insorgenza di disturbi chiamati “astenopici”: mal di testa, irritazione oculare, nausea e sonnolenza. Il sintomo caratteristico della presbiopia, è l’annebbiamento da vicino che impedisce a volte quasi improvvisamente al mattino di poter mettere a fuoco uno scritto o un numero di telefono. In questi casi per il soggetto presbite è necessario ricorrere ad un'illuminazione più forte, capace di indurre un restringimento della pupilla, con aumento della profondità di fuoco e aumento della nitidezza dell’immagine a livello della retina».

E sottolinea Matteo Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana, “La manifestazione della presbiopia è un momento fondamentale per la protezione e salvaguardia della vista e permettere a tutti di impegnarsi per poter usufruire del bene prezioso della vista indefinitamente. E’ necessario uno sforzo di educazione sanitaria capillare per informare circa l’obbligatorietà di sottoporsi ad una visita medico oculistica affiancata dall’applicazione delle numerose tecnologie avanzate che oggi hanno rivoluzionato l’efficienza e il raggio d’azione della Medicina a salvaguardia della vista. Oggi lo scenario è totalmente cambiato: abbiamo opportunità straordinarie come mai nella storia dell’oculistica. L’impegno di tutti va finalizzato al sostegno delle persone deboli. E la presbiopia deve essere considerato il nostro migliore alleato per sensibilizzare tutti e mettere in campo le necessarie attività”.

Secondo l’indagine di Fabiano Editore, per effetto dell’emergenza sanitaria, rispetto a 6 mesi fa sono diventati più frequenti l’uso dei mobile device, la navigazione in Internet e la visione di contenuti di intrattenimento su dispositivi alternativi (TV, tablet, pc), oltre che videochiamate e chat. La maggior parte degli intervistati utilizza un solo laptop, 1/3 tuttavia afferma di utilizzare diversi device contemporaneamente. Il 55% del campione riferisce una visione sfuocata almeno una volta a settimana. Questi problemi possono essere arginati con l’uso di un’adeguata lente multifocale che consenta il ripristino del “dinamismo della messa a fuoco”, ovvero la messa a fuoco dinamica di tutte le distanze di lavoro in modo sovrapponibile alla capacità dei ventenni di leggere un documento, guidare, utilizzare il pc senza alcuna fatica ovviamente utilizzando un solo occhiale. Le lenti progressive rendono infatti la visione del presbite sovrapponibile a quella che aveva prima dell’insorgenza della presbiopia. Rispetto alle bifocali, queste lenti consentono una visione nitida a tutte le distanze e non costringono gli occhi a bruschi salti nel passaggio dalla visione da lontano a quella per vicino. Per questo le lenti bifocali sono ormai obsolete e appartengono ad un lontano passato. Nonostante questa realtà tecnicamente e scientificamente consolidata è diffusa una resistenza all’uso dell’occhiale multifocale, dovuta nel 31% dei casi a motivazioni economiche legate al costo e nel 22% alle presunte difficoltà di adattamento riferite principalmente ad un tempo passato che nulla ha da condividere con i miglioramenti tecnici e tecnologici dei giorni nostri.

Franca D.Scotti