La Via Lattea 17. Fauré torna a Lugano

26/08/2020

La Parte Prima si volgerà il 28 agosto, 12 e 13 settembre

La diciassettesima edizione de La Via Lattea - prodotta dal Teatro del Tempo in stretta collaborazione con la cittaÌ€ di Lugano e, in particolare, con la Divisione Cultura - ha dovuto confrontarsi con gli scenari post-Covid e si presenteraÌ€ quindi divisa in due: la prima parte, di carattere introduttivo, si svolgeraÌ€ quest’anno fra Ligornetto e Canobbio mentre la seconda parte, con il cuore del programma, si svolgeraÌ€ l’anno prossimo a Lugano coinvolgendo le principali istituzioni musicali della cittaÌ€.

Dedicata a Gabriel Fauré, figura cruciale nel passaggio dal romanticismo alla modernità che scelse Lugano come buen retiro per dedicarsi alla composizione, La Via Lattea prenderà spunto proprio dalla musica e dalle numerose lettere che il compositore scrisse durante i suoi soggiorni a Lugano - cinque estati, dal 1909 al 1913 - per proporre ai partecipanti un interessante viaggio tra musica, storia e architettura.

La Via Lattea (il cui nome deriva dall’omonimo film di Luis Buñuel che racconta un pellegrinaggio surreale e anacronistico a Santiago de Compostela) non eÌ€ un festival in senso tradizionale: propone piuttosto un percorso con varie stazioni da raggiungere a piedi (o con mezzi pubblici). Si presenta come un vero e proprio pellegrinaggio musicale che assembla in modo originale elementi preesistenti o creati ex novo - composizioni musicali, testi letterari, film... - e li organizza nello spazio e nel tempo, secondo una vera e propria drammaturgia, invitando anche a riscoprire il territorio da una prospettiva inconsueta.

EÌ€ infatti una macrocomposizione fatta di suoni, parole, immagini, sentieri, boschi, colline, fiumi, ponti, nuvole... un’opera “site specific” che nasce dall’interazione continua fra testo e contesto naturale o architettonico, alla ricerca di un contrappunto fra cultura e natura, fra movimento reale nello spazio e movimento virtuale nella mente. La Via Lattea eÌ€ una partitura scritta nel paesaggio, da eseguire camminando.

Il Programma

Prologo

Barcarolles

venerdì 28 agosto

17.00-18.30

19.30-21.00 (replica)

Museo Vincenzo Vela, Ligornetto

Primo Movimento

Fauré al Castello di Trevano

sabato 12 settembre

domenica 13 settembre (replica) 15.00-22.00

Campus Trevano, Canobbio

SaraÌ€ Jean-Philippe Collard, uno dei massimi specialisti di Fauré, ad aprire il cammino venerdiÌ€ 28 agosto alle 17 (e in replica alle 19.30) con l’esecuzione integrale delle tredici Barcarolles, rara occasione per ascoltare alcune perle della sua produzione pianistica nella cornice ideale del Museo Vincenzo Vela di Ligornetto in occasione del bicentenario della nascita del grande scultore ticinese.

Dalle statue di Vela alla statua settecentesca del Berger fluÌ‚teur di Antoine Coysevox nel parco del Campus di Trevano: eÌ€ qui che La Via Lattea si trasferiraÌ€ sabato 12 settembre (in replica domenica 13) dalle 15 alle 22 per lo svolgersi del Primo Movimento. Si tratta dell’area dove un tempo sorse il Castello di Trevano, il mitico “ChaÌ‚teau de la musique” che ospitoÌ€ anche Fauré e la sua musica. Anche grazie alla partecipazione di Nadir Sutter, vicepresidente della SocietaÌ€ Svizzera per la Protezione dei Beni Culturali, si cercheraÌ€ di ricostruire la storia di questo luogo che fu internazionalmente noto per la qualitaÌ€ dei suoi concerti, fatto saltare in aria nel 1961 con 230 chilogrammi di tritolo.

E in occasione del Primo Movimento i partecipanti ritroveranno AdA, ovvero l’Arte dell’Ascolto, concerto-collage che li guideraÌ€ alla scoperta dell’opera e della biografia del grande compositore francese insieme al Trio K, che vede riuniti tre fra i piuÌ€ intrepidi interpreti della musica del nostro tempo: Manuel Zurria (flauto), Francesco Dillon (violoncello), Emanuele Torquati (pianoforte).

Il programma del Primo Movimento prevede anche due piccoli omaggi: uno al violinista tedesco Arthur Rösel che fu il Konzertmeister dell’orchestra del Castello di Trevano ai tempi del suo fondatore, il barone russo Pavel GrigorjevicÌŒ von Derwies, intorno al 1870; l’altro a EugeÌ€ne Ysaÿe, grande violinista e direttore d’orchestra belga, amico intimo di Fauré. Spetta alla violinista veneta Angelica Faccani accompagnata dalla giovane arpista ticinese Elisa Netzer, il compito di rievocare le figure dei due illustri colleghi.

E non mancheranno le novitaÌ€ in questa edizione. A partire dalla selezione dei 45 Vocalises composti da Fauré come prove di ammissione al Conservatorio di Parigi, di cui fu direttore dal 1905 al 1920, eseguiti dagli studenti del Conservatorio della Svizzera italiana: un’installazione sonora per voci, arpe e alberi che costituisce una novitaÌ€ assoluta visto che i Vocalises sono stati riscoperti e pubblicati solo di recente. Le altre novitaÌ€ saranno le prime esecuzioni che da sempre costellano il cammino della Via Lattea: nel corso di AdA verraÌ€ presentata una nuova composizione di Mario Pagliarani d’apreÌ€s Fauré mentre, nel Notturno che chiude il Primo Movimento, una nuova composizione dell’argoviese Jürg Frey dialogheraÌ€ con una delle pagine estreme di Fauré.

Per ragioni organizzative e sanitarie, è necessario prenotare entro:

• giovediÌ€ 27 agosto per il Prologo

• mercolediÌ€ 9 settembre per il Primo Movimento

Posti limitati a causa delle misure di protezione Covid-19

Informazioni e programma dettagliato a partire dal 22 agosto su: www.teatrodeltempo.ch