AMERICAN MOON: un racconto alternativo alla versione ufficiale

20/07/2019

E la luna bussò ... Cosi qualche anno fa diceva una canzone di una nota cantante, ed oggi questo nostro satellite amato da molti, conosciuto davvero da pochi, non finisce di sorprenderci. La domanda che alcuni si pongono da tanto tempo è: ma ci siamo davvero andati?

Domanda che non ha ancora una risposta definitiva e accettata da tutti. In questi cinquant’anni qualcosa si è ipotizzato, qualcos’altro si è detto ma, comunque, sempre senza prove certe.

AMERICAN MOON, il ben fatto docufilm di Massimo Mazzucco, mette a confronto con dovizia di particolari le varie ipotesi messe sul tavolo da una parte dai debunker e dall’altra dai “complottisti”, evidenziando con precisione le gravi lacune del progetto difficilmente contestabili che contribuiscono non poco ad alimentare il sospetto sulla veridicità non solo dell’Apollo XI ma dell’intera missione lunare.

Mazzucco non pretende di affermare una sua verità indiscutibile, e in effetti presenta abbastanza oggettivamente le due versioni, ma risulta evidente la sua preferenza per la tesi che l’allunaggio non abbia mai avuto luogo. D’altra parte, occorre riconoscere che la quantità di argomentazioni presentate nel film non possono non far nascere forti dubbi.

Comportamenti assolutamente inverosimili della NASA riguardo la conservazione di reperti di importanza storica. I nastri magnetici con la registrazione originale delle immagini della prima posa di un piede umano sulla luna e con i dati biometrici dei tre astronauti dell’apollo XI “cancellati perché bisognava riutilizzarli”!? Gli schemi costruttivi del modulo LEM mandati al macero perché “occupavano troppo spazio negli archivi”!? Come si fa a crederci?

Fenomeni che sfuggono alle normali leggi della fisica. Fasce di Van Allen sature di radiazioni ionizzate che ancora oggi sono ritenute pericolose da attraversare per gli strumenti e ancor più per l’uomo, e nel 1969 attraversate senza nemmeno spiegare esattamente quale protezione avessero gli uomini dell’Apollo 11? Pellicole fotografiche tornate sulla terra in perfette condizioni dopo essere state esposte a temperature che passavano quasi istantaneamente da -100 a +100 gradi? E neanche un po’ segnate dai raggi cosmici? Ombre sul suolo che dovrebbero andare parallele, se prodotte dal sole, e invece sono divergenti come se la sorgente di luce fosse a pochi metri di distanza?

E soprattutto comportamenti anomali degli astronauti, protagonisti di un’avventura assolutamente unica, che nella conferenza stampa tenuta davanti ad una platea mondiale rimangono quasi muti e attoniti non sapendo quasi cosa rispondere alle domande…

Dove sta allora la verità? Sono scesi davvero sulla luna o hanno fatto un po’ di orbite intorno alla terra mentre da Houston venivano ritrasmesse immagini girate prima in un teatro di posa segreto?

Ma è davvero pensabile che sia stato messo in atto un tale inganno mondiale? Cosa succederebbe se uscissero prove certe di una scomoda verità? Chi pagherebbe per questo imbroglio?

Qualche risposta il bravo Mazzucco ce la dà, e al di là di tutte le ipotesi, al di là di quanto visto e sentito, al di là delle certezze o meno rimane l’imbarazzante silenzio degli eroi, e a volte i silenzi dicono più di tante parole.

Se poi invece un giorno ci sarà modo di avere prove inconfutabili che siamo andati davvero sulla luna nel 1969, allora … tanto di cappello alla NASA!

American moon è un docufilm che va visto e ognuno poi tragga le sue conclusioni.

E la luna bussò alle porte … questa volta del dubbio! Il mistero per ora rimane tale e i dubbi gli stessi.

Domenico Cennamo