Passa in vantaggio contro la dermatite atopica!

19/06/2019

Al via la campagna di sensibilizzazione sulla dermatite atopica dell’adulto

- #ChangeAD è l’hashtag della campagna, che vedrà coinvolte le principali città italiane e che invita le persone con dermatite atopica ad affrontare i sintomi e il disagio che la patologia comporta e a “vincerli” con il supporto di specialisti.

- Le indagini condotte dall’European Federation Of Allergy And Airways Diseases Patients’ Associations, e uno studio pubblicato sul Journal of American Academy of Dermatology mostrano come la dermatite atopica impatti in maniera notevole sulla sfera psicologica e sulla quotidianità dei pazienti, causando imbarazzo e stati depressivi. ,

Dormire, vestirsi, ma anche scoprirsi, fare una doccia o un bagno al mare, prendere il sole, fare sport o temere il giudizio delle altre persone: sono solo alcune delle tante difficoltà che incontrano le persone che vivono con la dermatite atopica, specie nella forma grave. Una patologia che, oltre a colpire il nostro organo più esteso, la pelle, ha un impatto anche sulla sfera psicologica, ma che oggi grazie alla ricerca ha a disposizione trattamenti efficaci.

Proprio per questo motivo Sanofi Genzyme, divisione specialty care di Sanofi, ha deciso di dare vita alla campagna di sensibilizzazione “Vuoi passare in vantaggio contro la Dermatite Atopica?”, un’iniziativa che invita gli adulti con dermatite atopica ad affrontare i sintomi e il disagio che la patologia comporta e a “vincerli” con il supporto di specialisti.

Con il patrocinio di SIDeMaST - Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse, ADOI - Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani, ANDeA - Associazione Nazionale Dermatite Atopica), CittadinanzAttiva, Utifar, Fenagifar, Sistema Farmacie Italia, la campagna è partita in questi giorni da Milano, in concomitanza con il World Congress of Dermatology (MiCo, 10-15 giugno), per poi toccare le principali città italiane. La diffusione sarà capillare, nei punti nodali delle città, come aeroporti, stazioni ferroviarie, stazioni delle metropolitane e sarà accompagnata da uno spot radio.

A guidare la Campagna è l’hashtag #ChangeAD, un vero e proprio appello sia ai pazienti, affinché agiscano per riprendere il controllo della malattia e vivere appieno la propria vita, sia agli attori del mondo della salute, affinché si impegnino a riconoscere l’impatto della dermatite atopica sulla qualità di vita dei pazienti e a offrire percorsi di assistenza e cura mirati e adeguati.

Secondo quanto emerso dall’indagine dell’European Federation Of Allergy And Airways Diseases Patients’ Associations, condotta nell’ottobre 2018 su un campione di circa 1.200 pazienti adulti, l'aspetto della pelle ha infatti conseguenze importanti, provocando imbarazzo (58%) e influenzando la vita quotidiana. Inoltre, se è vero che la dermatite atopica in molti casi non impedisce ai pazienti di lavorare o studiare, il 38% degli intervistati ha dichiarato di sentire compromessa la propria attività lavorativa a causa dell’aspetto della pelle. Nel complesso circa 1 paziente su 4 sente di non riuscire a gestire la propria condizione e a tenerla sotto controllo,1 mentre più del 50% degli adulti con dermatite atopica ha riportato sintomi di depressione e/o ansia, con percentuali maggiori sono state riscontrate nei pazienti con la forma grave.2

Tra i sintomi più pesanti da gestire, secondo uno studio pubblicato sul Journal of American Academy of Dermatology,2 al primo posto c’è il prurito, persistente e incessante: l’86% dei pazienti riporta sintomi di prurito tutti i giorni e il 61% lo definisce insopportabile. Proprio a causa del prurito, il 55% dei pazienti riporta un sonno disturbato per 5 o più giorni a settimana, con riflessi negativi sulla produttività lavorativa, sullo studio e nelle attività quotidiane. Come conseguenza dei sintomi e del riflesso che essi hanno sulla sfera psicologica, la maggior parte dei pazienti opera delle rinunce evitando di partecipare a situazioni sociali che temono possano per loro dimostrarsi spiacevoli: il 54% infatti rinuncia ad andare in piscina, mentre il 43% evita di frequentare ambienti polverosi; il 29% rinuncia ad andare in palestra, il 23% evita di svolgere alcune attività lavorative e, infine, circa il 20% dei pazienti evita di frequentare luoghi pubblici nel tempo libero.1 Complessivamente per il 44% dei pazienti con dermatite atopica grave la propria vita sociale e ricreativa risulta compromessa.

Per maggiori informazioni sulla dermatite atopica e sulla Campagna visita www.dermatopia.it