Milano, Teatro Menotti: Moby Dick ispirato al testo di Herman Melville

10/11/2017

Un’azione collettiva per parlare di migrazione a bordo della baleniera Pequod con l’intero equipaggio del romanzo di Melville. Debutta in prima milanese il 14 novembre Moby Dick, una produzione Pleiadi Art Productions e Campsirago Residenza, tappa finale del progetto Itaca che ha condotto la compagnia per tre anni in giro per la Grecia tra campi profughi e racconti di esodi dimenticati.

In scena un Ismaele di una tenerezza disarmante, inesperto marinaio - interpretato da Mariasofia Alleva - che decide di navigare negli abissi esponendosi a tutte le manovre ipnotiche del capitano Achab - che compare in un video registrato, inquentante presenza assenza, interpretato da Joseph Scicluna, scomparso lo scorso anno e a cui la compagnia dedica lo spettacolo.

L’equipaggio alterna scene collettive a scene di profondità individuale, mettendo in risalto le tensioni esistenziali dei personaggi fedeli all’opera di Melville e calati dalla regia di Michele Losi in uno spazio metafisico ed evocativo.

In un’alternanza di registri, tra ironici siparietti e scene drammatiche, un romanzo che scompare nelle profondità prima di esplodere in superfice e che la compagnia affronta immergendo lo spettatore in atmosfere plumbee e salmastre.

È il linguaggio evocativo che porta in scena il mare, grazie a un impianto scenico di forte impatto visivo esaltato da un potente soundscape teatrale. Il paesaggio sonoro di Diego Dioguardi è quello in cui si muove la balena bianca e nasce dalla rielaborazione e dal mix in chiave elettronica di suoni e di strumenti della tradizione occidentale e orientale (dal violoncello ai tamburi Taiko) quasi a rievocare il Pequod, nave americana con forti alberi di legno giapponese.

E su quel pontile, dove tutto ha inizio e fine, le partiture fisiche e corali raccontano la vita quotidiana a bordo della nave, le ripetitive e cicliche azioni che intervallano la grande attesa.

La scelta di avvicinarsi a un grande classico come Moby Dick rappresenta la sfida di affrontare il mare aperto dell’esistenza. Saliamo a bordo della baleniera Pequod con Ismaele, Queequeg e l’equipaggio per uno spettacolo di parole, suoni, gesti e attese. In scena una grande assenza, quella del Capitano Achab e una grande attesa, quella della balena bianca. L’adattamento drammaturgico è fedele alla trama del romanzo, scegliendo di far emergere le tensioni esistenziali dei personaggi. Si compone un Moby Dick nel quale l’alternanza tra profondità individuale e azione collettiva definisce il ritmo e la forma dello spettacolo, lasciando spazio anche a momenti ironici e comici. Ismaele si muove tra le angosce e le elucubrazioni dei personaggi minori creati da Melville, riuniti sul pontile della baleniera, in uno spazio drammaturgico simbolico e metafisico. Uno spazio giocato tra un presente e un immaginario, in cui gli elementi cardine del romanzo - il mare, la balena bianca e lo stesso Achab - non si manifestano, ma la loro presenza (o assenza?) permea ogni dialogo e azione.

Info, prenotazioni: Moby Dick ispirato al testo di Herman Melville - martedì, giovedì, venerdì, h. 20.30, mercoledì e sabato,: h. 19.30, domenica,: h. 16.30 - biglietto intero 29.50€, ridotto over 65/under 14, 15.50 €, martedì e mercoledì, prezzo unico 15,50€ - Teatro Menotti, via Ciro Menotti 11, Milano - tel 0236592544 - biglietteria@tieffeteatro.it