Sarah Hébert , la prima donna ad attraversare l’Atlantico su un windsurf

13 febbraio 2012

La giovane campionessa francese ha un impianto defibrillatore e vuole dimostrare che “con il cuore tutto è possibile”. A metà febbraio (data da definire  in funzione delle condizioni meteo) la 4 volte campionessa francese di Windsurf Sarah Hébert parte per la sua incredibile avventura. Sarà infatti la prima donna ad attraversare l’Atlantico su una tavola a vela, coprendo 4000 km, dal Senegal alla Guadalupa, seguita solo da una barca d’appoggio. Ma questo non è l’unico aspetto straordinario dell’impresa. Sarah Hébert, 26 anni, nativa della Nuova Caledonia, quattro anni fa ha avuto gravi problemi cardiaci; un impianto defibrillatore le ha salvato la vita e le ha permesso, dopo soli due mesi, di conquistare il titolo Europeo e di piazzarsi seconda ai Campionati del Mondo! Da allora, affiancata dall’équipe Boston Scientific, responsabile dell’impianto defibrillatore con il quale ha imparato a convivere, Sarah è diventata una straordinaria “testimone di vita” e vuole dimostrare – anche con questa impresa - che “con il cuore tutto è possibile” , ridando fiducia e speranza a coloro che soffrono di problemi cardiaci.

Sarah è nata nel 1984 a Noumea, in Nuova Caledonia. Ha trascorso i primi 12 anni di vita  sulla barca a vela con la quale la famiglia navigava in tutto il modo. Ha “scoperto” il windsurf nel 1999, in Nuova Caledonia, una passione che è diventata la sua ragione di vita. Residente a Carnac, in Bretagna, ha partecipato alle prime competizioni nazionali nel 2000, diventando in pochissimo tempo una campionessa e conquistando innumerevoli titoli:  Campionessa francese di windsurf nel 2000/2002/2004/2005, Campionessa Europea nel 2006/ 3° classificata ai Campionati europei nel 2009, Vice campionessa del mondo nel 2007/ 3° classificata nel campionato mondiale di Slalom PWA (Professional Windsurfers Association) nel 2007/2008/2009.

Nel 2006, nel corso di un esame di routine, le viene diagnosticata una alterazione del ritmo cardiaco. I medici suggeriscono l’impianto di un defibrillatore per continuare  a vivere “al 100%”. E’ una scelta che le impone – come lei stessa conferma – un grande “sforzo mentale” per accettare l’impianto a 22 anni, ma è una scelta che le consente di riprendere la vita  quotidiana, di affrontare nuovamente le competizioni agonistiche e di conquistare, a soli due mesi dall’impianto, il titolo di Campionessa Europea di windsurf! La consapevolezza di potercela fare la spinge a puntare ai massimi livelli agonistici e ad aggiudicarsi innumerevoli titoli.

Contemporaneamente svolge una intensa attività come “testimonial” a fianco del gruppo Boston Scientific, responsabile dell’impianto defibrillatore, per raccontare la sua straordinaria esperienza umana e medica.