Milano, Fondazione Cineteca Italiana: Fritz Lang di Gordian Maugg

12/12/2016

Dal 14 dicembre 2016 al 3 gennaio 2017, Fondazione Cineteca Italiana presenta, in anteprima esclusiva, “allo Spazio Oberdan Milano, Fritz Lang” di Gordian Maugg, un film di grande impatto estetico e tematico che mostra il volto sconosciuto del grande regista, i suo demoni e le sue ossessioni, magistralmente intrecciati agli spettri dell’avanzata del nazismo.

Lo sceneggiatore, regista e produttore tedesco Gordian Maugg rende il suo tributo a Fritz Lang, raccontando la genesi travagliata di M, ispirato a varie vicende di cronaca e in particolare agli efferati omicidi commessi da Peter Kürten, sadico stupratore e assassino, serial killer insaziabile, capace per anni di tenere sotto scacco la polizia e di far vivere nel terrore la popolazione di Düsseldorf.

Maugg si è dunque misurato con la sconfinata figura di Lang, impostando l’opera in modo assolutamente personale. Ci si inoltra nell’animo e nella psiche dell’autore de “La donna del ritratto” (1944) e “Il grande caldo” (1953) ripercorrendo, grazie a uno stile visionario, il periodo di preparazione che portò Lang (con la collaborazione alla sceneggiatura della moglie Thea von Arbou) alla realizzazione di “M - Il mostro di Düsseldorf”.

Alla proiezione di mercoledì 14 dicembre sarà presente in sala il regista Gordian Maugg.

Il film sarà accompagnato dalla rassegna “Demoni privati, perversioni del potere e spettri del nazismo”, una selezione di sei lungometraggi il cui soggetto rimanda alle ombre del tragico periodo hitleriano e alle perversioni del potere.

Di Fritz Lang il programma della rassegna riprenderà il citato “M, il mostro di Düsseldorf” e “Il testamento del Dottor Mabuse”. In calendario poi “Lui è tornato” di David Wnendt, tragicommedia in cui si immagina la resurrezione di Adolf Hitler; “Der Verlorene”, l’unica regia di Peter Lorre, il formidabile attore interprete di “M, il mostro di Düsseldorf”; “Lettere da Berlino” di Vincent Perez, un thriller emozionale sula lotta alle ingiustizie del regime nazista in chiave anti-eroistica e infine “Ombre e nebbia” di Woody Allen, adattamento cinematografico di una sua pièce, dove gioca con le atmosfere del cinema espressionista (evidente il richiamo a "M", le musiche sono di Kurt Weill), per tratteggiare fra dramma e umorismo il profilo morale non troppo accattivante della convivenza umana.

Info, programma della proiezioni, prenotazioni: www.cinetecamilano.it