La Buona Uscita di Enrico Iannaccone

20/05/2016

Originale, surreale, grottesco il film opera prima di Enrico Iannaccone

Il film è stato salutato da un grande successo di pubblico, tanto da aver ottenuto nella settimana di uscita la seconda miglior media copia con 3.316 euro, dietro soltanto al blockbuster Captain America: Civil War, e battendo titoli come The Dressmaker con Kate Winslet,Il libro della giungla e Robinson Crusoe.

Dopo essere stato presentato al Los Angeles Italia Film Festival e al Festival di Capri, che ha premiato Iannaccone come “regista del futuro”, il film ha ottenuto grandi consensi da parte della critica e dei giornalisti, che hanno esaltato una visione innovativa di Napoli e il grande coraggio di un giovane autore, in grado di affrontare tematiche complesse con mano sicura.

La Buona Uscita è la storia grottesca e "feroce" della giovane borghesia napoletana, ricca e strafottente, cinica e asociale.

Un mondo solitario e narciso che consuma cibo e piaceri senza alcuna relazione umana reale con il resto delle persone. Anzi usa le persone. L'unica che sembra accorgersi dell'aridità che la circonda è Lucrezia Sembiante, una professoressa di sessant'anni, che - terrorizzata dalla vecchiaia e dalla solitudine - decide di reprimere le sue pulsioni sessuali dopo l’ultimo incontro con lo storico “amico di letto” Marco Macaluso, un felice e spregiudicato imprenditore. Una scelta che la costringerà ad affrontare con maggior violenza la natura delle sue paure.

Il lungometraggio di esordio di Enrico Iannaccone, vincitore del David di Donatello 2013 per il cortometraggio L’esecuzione.