Kreuzweg - Le stazioni della fede di Dietrich Brüggemann

03/11/2015

Il senso del peccato e il bisogno di espiazione come impostazione di vita

Il film KREUZWEG - LE STAZIONI DELLA FEDE di Dietrich Brüggemann è stato designato “Film della Critica” dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani - SNCCI.

Dopo il riconoscimento dell’Orso d’Argento per la Migliore Sceneggiatura e il premio della Giuria Ecumenica al 64 ° Festival di Berlino, Kreuzweg - Le Stazioni della Fede di Dietrich Brüggemann ottiene il prestigioso premio “Film della Critica”, promosso dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani e attribuito ai film riconosciuti di particolare livello estetico e culturale.

Questa la motivazione: “Per l'emozionante rigore e la spiazzante ironia con i quali Dietrich Brüggemann costruisce i quattordici piani sequenza del drammatico "calvario" di Maria, disperatamente in bilico fra le pulsioni del mondo esterno e le oppressive ossessioni religiose della sua famiglia.”

Il film di Dietrich Brüggemann raffigura la vicenda di espiazione e santificazione di una giovane donna: Maria è una quattordicenne figlia di una famiglia devota alla Società di S. Pio XII, organizzazione religiosa ortodossa che si riconosce in una dimensione oscurantista del Cristianesimo. Maria è stretta tra le pulsioni della sua età, i corteggiamenti di alcuni ragazzi a scuola e i duri insegnamenti familiari che l'hanno convinta a mantenersi pura nel cuore per il Signore. Così Maria è convinta che i durissimi rimproveri della madre siano giusti e che il peccato sia ovunque, ad ogni angolo, in ogni parola, in ogni uomo. In armonia con tutto ciò ha infatti preso una decisione che non ha confessato ancora a nessuno.

Il film scandisce il suo percorso in diversi capitoli, come un’ideale via crucis (come indica il titolo). E’ un percorso di santità, una sorta di purificazione del proprio animo.

Ma il film mette in discussione il concetto di colpa e colpevole, di santità e di fede e sembra voler spiazzare lo spettatore ad ogni stazione, instillando dubbi e mostrando la complessità del mondo.