Grapperie Aperte, record di presenze nelle 40 distillerie di tutta Italia. Oltre trentamila i visitatori

4 ottobre 2011

L’ottava edizione di Grapperie Aperte ha fatto il pieno. Complici anche il cielo sereno e le temperature elevate, ancora una volta nelle 40 distillerie che hanno aperto le porte si può brindare al successo di questa manifestazione dedicata al nostro distillato di bandiera, organizzata dall’Istituto Nazionale Grappa con la collaborazione dei soci di tutta Italia. Le prime stime sull’afflusso dei visitatori parlano di oltre trentamila appassionati, a conferma di un grande interesse per la cultura e la tradizione che la Grappa racchiude in sé e che ogni alambicco racconta a modo suo. L’afflusso maggiore si è registrato nelle regioni tradizionalmente più legate alla Grappa, come il Piemonte, l’Alto Adige, il Trentino ed il Veneto, anche se le regioni più periferiche rispetto al “triangolo della grappa” si sono comunque distinte per numero di visitatori, superiori agli altri anni e per originalità degli eventi proposti a corollario delle visite e delle degustazioni. Un chiaro segnale di tenuta dei gusti degli italiani, che confermano di apprezzare la Grappa in tutte le sue sfaccettature. I soci dell’Istituto Nazionale Grappa, da sempre sensibili alla diffusione di un messaggio a favore del bere consapevole, hanno anche quest’anno posto in essere una opportunità per chi si è recato a visitare le distillerie: solo per il conducente dell’auto che avrebbe dovuto rimettersi alla guida dopo la visita, le distillerie aderenti hanno predisposto un “assaggio differito”, ovvero un kit con grappe mignon da degustare in tutta sicurezza a casa propria. L’attenzione che ogni anno il pubblico di estimatori o semplici curiosi riserva a Grapperie Aperte è tangibile e importante – sottolinea il Presidente dell’Istituto Nazionale Grappa Cesare Mazzetti – e conferma che esiste una voglia ancora molto forte di riscoprire le tradizioni e i prodotti di qualità. Ci fa piacere constatare che la gente guarda oltre il mero consumo – continua il Presidente – come testimonia la crescita negli anni dell’attenzione verso l’approfondimento tecnico e culturale nei confronti del nostro distillato. Curiosità o consumo più consapevole? In ogni caso un tributo importante che valorizza l’imponente lavoro che si cela dietro ogni bottiglia, nonostante i ripetuti tentativi di contraffazione, e l’ingiusta demonizzazione che il nostro distillato subisce quando si parla di abuso di alcool facendo di tutt’erba un fascio. La folla di visitatori di Grapperie Aperte ha dimostrato come il pubblico ha interesse per conoscere come nasce un prodotto e la storia e la cultura che racchiude in sé, infatti le visite agli alambicchi sono state considerate la parte più importante dai molti appassionati. Un segnale positivo – conclude Mazzetti - è arrivato anche dai media che hanno dedicato molta attenzione a questa manifestazione. Il prossimo appuntamento, il nono, con Grapperie Aperte è fissato a ottobre 2012, con iniziative sempre nuove e prodotti sempre più ricercati che sapranno conquistare il cuore e il palato degli appassionati e dei semplici curiosi, in una giornata all’insegna della tradizione, dell’amicizia e della familiarità con i distillatori. E del buon bere.