Ossessione Dalí: passione, ribellione e lucida follia

25 agosto 2011

Dal 26 agosto al 18 settembre 2011 si terrà a Villa Sforzesca di Castel’Azzara la seconda tappa della mostra itinerante Ossessione Dalí. Passione, ribellione e lucida follia, che proseguirà dal 25 settembre al 30 ottobre alla Fortezza Spagnola di Porto S. Stefano. La Provincia di Grosseto continua il cammino nel mondo dell’arte contemporanea coinvolgendo, attraverso iniziative e progetti legati al contenitore MAREMMA IN-CONTEMPORANEA, spazi pubblici e strutture museali della Maremma, che negli ultimi tre anni hanno aperto le loro porte alle suggestive e primitive sculture di Dietrich Klinge, ai colori e alle ardite forme di Niki De Saint Phalle per seguire, nel 2010 con le magie cromatiche, gli imprevedibili sogni realizzati da Joan Mirò. Nel 2011, confermando la volontà di realizzare eventi interdisciplinari che rappresentino anche la creatività del territorio e quella di uno dei più grandi artisti del Novecento, la Provincia di Grosseto propone il surreale, ossessivo, passionale, folle e ribelle mondo di Salvador Dalí nell’inaspettato, affascinante incontro con Dante Alighieri e La Divina Commedia. La mostra, curata da Maurizio Vanni, rilegge, proprio attraverso le 100 tavole dedicate alla Commedia e illustrate dal Maestro spagnolo, l’intero percorso stilistico e culturale di Dalí. Le 100 xilografie a colori dedicate alla Commedia dantesca corrispondono alla più importante opera illustrativa mai realizzata da Dalí: riuniscono trentatré trittici ognuno dei quali è composto di tre tavole riferite rispettivamente al Paradiso, al Purgatorio e all’Inferno danteschi. Le 100 tavole a colori hanno richiesto oltre cinque anni di lavoro per incidere i 3500 legni necessari per imprimere progressivamente i 35 colori di ogni singola tavola. L’opera d’incisione delle lastre in legno che riproducono le tavole è stata realizzata dal Maestro Raymond Jacquet sotto la diretta supervisione di Salvador Dalí che le ha firmate, numerate e pubblicate in Francia per Les Heures Claires. Le 100 tavole da cui le xilografie sono tratte, hanno visto la nascita agli albori del periodo mistico di Dalí, basti pensare che l’artista spagnolo ha impiegato ben dieci anni per completarle, dal 1950 al 1959, presentandole al pubblico nel 1960 al Palais Gallièra di Parigi. Un excursus nell’arte di Dalí, che contempla un viaggio memoriale attraverso tutta una serie di linguaggi espressivi: dalle allucinazioni degli anni Trenta al misticismo, dal metodo paranoico-critico alla poetica del molle, fino ad arrivare a riferimenti classici di alcuni dei suoi Maestri ideali.Il corpus di opere mostra che nell’illustrazione la surreale esperienza artistica del lucidamente folle e acutissimo Dalí ha da sempre trovato la sua espressione lasciando un’impronta indelebile nell’arte illustrativa, tanto quanto nella pittura e nella scultura. La sua curiosità e la sua voglia di nuove sfide e inediti confronti l’hanno portato a misurarsi con i Grandi Maestri della letteratura tra i quali, appunto, Dante Alighieri. È proprio nella Commedia dantesca che le visioni di Dalí assumono forme inattese e soluzioni tanto agili quanto imprevedibili. I versi del poeta fiorentino ispirano il maestro spagnolo che decide, piuttosto che di illustrarli, come avevano fatto fino ad allora i pittori che lo avevano preceduto, di interpretarli risalendo all’approccio dantesco al testo. Le tavole sono state realizzate prevalentemente ad acquerello con interventi a penna per interpretare e reinventare ciò che i versi della Divina Commedia suscitano nel visionario immaginario di Dalí. Ne scaturiscono forme e colori ora grotteschi, ora dissacranti, ironici, drammatici, sensuali, estatici, allegorici e inaspettatamente leggiadri e sublimi. Cromie e segni trovano la loro massima unione nell’ispirazione data dall’incontro celebrale tra questi due personaggi, che hanno fatto la storia del proprio tempo. Se Dante è fantasticamente realista, Dalí – come scrive Maurizio Vanni – è attratto dalla capacità della Commedia di trasformare sempre con naturalezza i contenuti concettuali in avvenimenti visibili, ma non può sfuggire alla propria modernità, alla propria sfrenata creatività, al proprio essere testimone del proprio tempo e alla concretezza delle sue xilografie che restano legate a una struttura surreale, proponendosi come una sorta di eterno realismo magico. Un vero e proprio evento non una semplice mostra: ecco dunque che quello che dovrebbe essere un normale percorso espositivo diventa un affascinante viaggio in mondi paralleli, che vanno ben oltre a ciò che il nostro immaginario visualizza della Divina Commedia. I Comuni che si avvicenderanno , fino a ottobre, nell’ospitare le cento opere di Dalí sono Castell’Azzara e Porto S. Stefano. Gli eventi collaterali – un focus di approfondimento su Dalí e un racconto scenico di taglio interdisciplinare Dalí incontra Dante. Commedie divine e umane, che porterà in scena l’essenza del rapporto tra Dalí, Dante e la Commedia –, coinvolgeranno oltre le sedi della mostra anche i teatri di Sorano e di Gavorrano e la Piazza del Museo Archeologico di Grosseto. La volontà della Pubblica Amministrazione è come negli anni precedenti quella di creare un sistema culturale integrato per mezzo di un contenitore di eventi – MAREMMA IN CONTEMPORANEA – che muove, per mezzo di un tema generale, una serie di iniziative in grado di coinvolgere ogni luogo della Provincia. La mostra “Ossessione Salvador Dalí”, dunque, evento di punta dell’estate 2011 dei Musei di Maremma, si integra e completa con l’ampia proposta culturale della Provincia di Grosseto: mostre, concerti, incontri in tutti i musei – e non solo - del territorio maremmano. Il programma completo su www.museidimaremma.it.