Vinitaly 2015: il padiglione Lombardia intitolato a Luigi Veronelli

10/03/2015

I circa 4 mila metri quadrati del Padiglione Lombardia alla 49ª edizione di Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati in scena a Verona dal 22 al 25 marzo, dedicato per la prima volta a Luigi Veronelli, nell’ambito delle iniziative per il decennale della sua scomparsa, sarà anche quest’anno tra le prime collettive per numero di produttori e consorzi di tutela espositori con circa 200 aziende presenti.

Pur con le tante difficoltà provocate dal maltempo, che ha reso particolarmente delicata la vendemmia 2014, chiusa con un calo della produzione del 7,9% rispetto all’anno precedente, i produttori lombardi sono riusciti, ancora una volta, a garantire prodotti di qualità. Tanto che su 1,34 milioni di ettolitri di vino (pari a 179 milioni di bottiglie potenziali) prodotti lo scorso anno, ben 1,20 milioni (pari a 160 milioni di bottiglie potenziali) sono a Denominazione di qualità.

Regione Lombardia vanta una ricchezza unica in termini di biodiversità e conta 42 denominazioni di qualità: 5 Docg, 22 Doc, 15 Igt, vale a dire l’8% del totale italiano. - ha spiegato Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia - Questo significa che in Lombardia puntiamo sulla qualità. E per questo stiamo investendo risorse concrete non solo per sviluppare, ma anche per migliorare la produzione vinicola e la viticoltura, a partire dal rendere più facile l’accesso al credito per gli imprenditori e dalla semplificazione burocratica. - ha aggiunto Maroni - Questo è l’anno di Expo e le nostre etichette dovranno fare bella mostra di sé durante i sei mesi dell’Esposizione Universale, ma anche oltre. Sono sicuro che il vino lombardo riscuoterà sempre più successo in Italia e nel mondo.

Il Padiglione Lombardia presenterà oltre mille vini in degustazione e aree allestite ad hoc nelle quali troverà spazio anche una esposizione di significativi e curiosi documenti di Veronelli, recuperati dal suo importante archivio, relativi alla vita ed alla attività del grande intellettuale (sarà poi riaperta a Bergamo durante i sei mesi di Expo, nell’ex-monastero di Astino), e contenenti scritti sui vini e sulla terra lombardi.

Il connubio tra il padiglione lombardo e la figura di Luigi Veronelli, un intellettuale che ha contribuito più di chiunque altro a dare valore alla ricerca della qualità e all’importanza del legame del vino con la terra di origine, non è certo casuale. - ha sottolineato Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia - L’iniziativa, oltre a essere un’operazione culturale di alto livello, è utile anche per sottolineare come le oltre 3 mila aziende vitivinicole lombarde abbiano saputo valorizzare in maniera straordinaria le proprie radici territoriali. Infatti, il nostro Padiglione rappresenta non solo un momento di aggregazione di tutti i consorzi vitivinicoli, ma anche un’importante occasione di promozione delle eccellenze territoriali che nascono nella nostra regione e che ben si accompagnano ai vini di Lombardia. Grazie a queste radici che i vini di Lombardia sono sempre più apprezzati all’estero. I dati Istat elaborati da Unioncamere Lombardia (aggiornati al terzo trimestre 2014) indicano un ulteriore incremento del 3,6% dell’export, che cresce a un ritmo quasi triplo rispetto a quello medio nazionale (+1,3%), arrivando a sfiorare quota 280 milioni di euro. - ha proseguito Auricchio - Quanto ai mercati, se Stati Uniti e Germania restano i due principali per i vini lombardi, il Regno Unito (+207%) scalza la Svizzera come terzo più importante, segnando anche la crescita più consistente davanti a Messico (+51,8%), Australia (+48,6%), Belgio (+44,4%) e Francia (+29,6%).

A contribuire alla crescita dell’export sono state le quattro linee di credito aperte con l’Ocm di settore - ha precisato Gianni Fava, assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia - che ha permesso di finanziare 12 progetti regionali e altri 7 multiregionali, con un importo complessivo di 15 milioni di euro a sostegno dell’internazionalizzazione. Regione Lombardia, in particolare, ha attivato quattro diverse misure volte a favorire la promozione sui mercati dei Paesi terzi, la ristrutturazione dei vigneti, gli investimenti e l’assicurazione del raccolto, mettendo in campo ingenti risorse per rafforzare la competitività delle imprese lombarde. Anche se in termini di redditività le imprese agricole che producono vino non hanno vissuto le difficoltà che hanno messo in ginocchio le produzioni cerealicole o zootecniche, ritengo che sia maturo il tempo per adottare formule di assicurazione del reddito, alla luce del fatto che le risorse pubbliche contenute nel Piano operativo nazionale non mancano.

Alla qualità dei vini lombardi ed alla loro diffusione sui mercati internazionali provvedono i Consorzi di tutela dei vini lombardi, dei quali saranno a Vinitaly i seguenti: Consorzio Franciacorta, Consorzio Lugana, Consorzio Moscato di Scanzo, Consorzio Oltrepò Pavese, Consorzio Provinciale Vini Mantovani, Consorzio San Colombano, Consorzio Terre Lariane, Consorzio Valcalepio, Consorzio Valtellina, Consorzio Valtènesi ed Ente Vini Bresciani (per Montenetto, Botticino, San Martino della Battaglia e Cellatica).