Chieti (Museo Archeologico Nazionale D

22 luglio 2011

I suggestivi spazi del Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo - La Civitella di Chieti ospitano dal 30 luglio 2011 al 19 febbraio 2012 una delle più significative tra le opere pubbliche di Keith Haring: il murale di Milwaukee. L’iniziativa, promossa dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo, dalla Regione Abruzzo e dal Comune di Chieti, è organizzata da Alef - cultural project management di Milano, in collaborazione con il Patrick and Beatrice Haggerty Museum of Art, Marquette University, Milwaukee, WI. L’iconografia rappresentata nell’opera di Keith Haring è esemplificativa infatti del suo vocabolario d’immagini che celebrano la vita, divenendo un segno distintivo del suo approccio alla pittura. Haring riteneva che bambini e cani fossero tra le immagini più amate e riconoscibili; per questo, all’inizio della sua carriera, scelse queste figure proprio come firma (tag), per rendere la sua arte facilmente identificabile in mezzo a quella di altri che, come lui, avevano scelto la strada come luogo in cui liberare la creatività. All’inizio la mia firma fu un animale - Haring racconta - che diventò sempre più simile a un cane. Poi cominciai a disegnare un bambino che andava a quattro zampe e più lo disegnavo e più è diventato The Baby. Il murale è costituito da 24 pannelli in legno realizzati nell’aprile del 1983 dall'artista, invitato dall’Università Marquette di Milwaukee a creare un gigantesco murale sul luogo in cui sarebbe sorto il nuovo museo Haggerty. Entrambe le pareti sono dipinte. Sulla prima è raffigurata una sequenza ininterrotta di bambini a quattro zampe, in alto, e di cani che abbaiano (barking dogs), in basso. L’altra è più complessa e presenta una maggiore varietà di immagini. Il tema dominante sono le figure danzanti ispirate ai ballerini di breakdance. A queste si affiancano altre icone della sua arte: il televisore con le ali, il cane, l’uomo con la testa di serpente. Il centro del murale è occupato da un ballerino che al posto della testa ha un televisore con il numero 83 disegnato sul monitor. Questo lato termina a destra con un’altra delle immagini simbolo di Haring: la faccia con tre occhi che fa la linguaccia. Il percorso espositivo è arricchito da fotografie e da un video che documentano le fasi della realizzazione e dai disegni fatti da Haring per l’occasione. Accompagna la mostra un catalogo Skira. Info: KEITH HARING: IL MURALE DI MILWAUKEE - Chieti, Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo, La Civitella - 30 luglio 2011 / 19 febbraio 2012 - Alef - cultural project, info@alefcultural.com, www.alefcultural.com  - sba, abr.museolacivitella@beniculturali.it, www.lacivitella.it.