Green Italia. La rivoluzione verde è adesso

21 aprile 2011

Dopo il volume “Green economy, Italia”, pubblicato nel 2009, arriva il secondo lavoro di Maurizio Guandalini e Victor Uckmar: "Green Italia. La rivoluzione verde è adesso", edito da Mondadori Università con l’Osservatorio Green Economy della Fondazione Istud e presentato durante l'evento "Green Italia day" che si è tenuto a Milano il 20 aprile 2011 presso il Centro Svizzero in Via Palestro 2. Anche questo volume, come il primo, fa il punto, aggiornandolo, sulle idee, le opinioni e i progetti dei rappresentanti di alcune tra le più importanti e significative istituzioni e imprese che operano nel nostro paese. Sono passati due anni da Green economy, Italia. Quel volume era una infarinatura, un approccio che riguardava quello che sarebbe, e che è, cresciuto in un settore così vasto e eterogeneo. Green Italia. La rivoluzione verde è adesso. - spiega Maurizio Guandalini – Il volume è una antologia della sostenibilità, un excursus delle imprese nazionali, internazionali, associazioni, medie e piccole imprese, istituzioni, individui che sono occupati a far sì che la nostra vita cambi in meglio. Dalle bottiglie d'acqua allo smaltimento ecologico dei rifiuti, dal risparmio energetico degli elettrodomestici alle ricerche dell'industria chimica, del freddo, dei trasporti e dell'Ict e delle fonti rinnovabili affrontate, diffusamente nella seconda parte. Il libro è ricco di testimonianze che, direttamente dal campo e da diversi punti di vista, ci raccontano le difficili decisioni e i profondi dilemmi che vengono generati quando in una impresa si affrontano le problematiche ambientali. Gli autori ci permettono di uscire da una prospettiva teorica ed ideologica e ci mettono sulla buona strada della ricerca di soluzioni gestionali vere e capaci di creare valore per tutti. Nella prefazione al libro Stefania Prestigiacomo, ministro dell'Ambiente, scrive: In questo delicato periodo finanziario internazionale, la green economy è una delle vie principali da perseguire al fine di dare vita ad una nuova economia moderna, competitiva, rispettosa dell'ecosistema, ma occorre un approccio pragmatico affinché diventi realmente la nuova frontiera.