Parole e musica per raccontare il “mito” di Don Chisciotte con una lettura in chiave pop tra Orson Welles, la tragicommedia beckettiana e il cabaret. Dialoghi in bilico tra fantasia e realtà, incontri, personaggi, canzoni di un “viaggio infinito” che da quattrocento anni ci conduce alle soglie del sogno e della follia.
Don Chisciotte (Alarico Salaroli) e Sancio (Marco Balbi), protagonisti di una storia senza tempo, arrivano finalmente al Toboso, non più luogo incantato, dimora della bella Dulcinea, ma balera di periferia animata dagli straordinari Musicisti del Toboso Helena Hellwig,
Estate 1969, è l’estate più calda del decennio quando Don Chisciotte e Sancio Panza decidono di partire. Per l’hidalgo sarà un viaggio alla ricerca di fanciulle da salvare e di torti da riparare, per il suo scudiero sarà la ricerca di un’isola su cui riposare.
Niente a che vedere con la moda e i modi “on the road”, piuttosto un percorso circolare dal nulla verso il nulla, un sentiero impolverato, in un paesaggio urbano simile alle periferie delle nostre città.
Niente di moderno contamina il pensiero e le azioni del “cavaliere dalla triste figura”, perché lui è davvero un cavaliere: un cavaliere autentico, il miglior cavaliere
Cavaliere e scudiero insieme hanno superato secoli di decadenza e oscurantismo, repressioni e tirannie. Insieme ci hanno raccontato di un mondo con cui la gente onesta e leale ha il desiderio di identificarsi. Alla fine del loro viaggio lo sguardo e i pensieri inevitabilmente si rivolgeranno alla luna, che mai come in quell’estate del ’69, ci sembrò così vicina. Poi tutto è tornato come prima e non ci rimane altro che guardare quel dito che da qui
Info: DON CHISCIOTTE - OPERA POP - regia e drammaturgia di Emilio Russo - Tieffe Teatro Menotti - via Ciro Menotti 11, 20129, Milano - 7 al 28 novembre 2013 - info@tieffeteatro.it - www.tieffeteatro.it.