L’immagine di Expo migliora da ottobre: è positiva per i tre quarti dei milanesi e degli italiani, +10% circa gli ottimisti. Opportunità di business per circa la metà, soprattutto internazionale, poi infrastrutturale e
Expo è il progetto più importante che sta realizzando Milano e l’Italia - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - ma le difficoltà restano alte. In primo luogo la grande crisi. E’ un ottimo segnale, dunque, il rinnovato impegno del governo e la decisione di nominare Giuseppe Sala Commissario Unico. Abbiamo bisogno di coinvolgere maggiormente imprese e cittadini nella realizzazione dell‘Esposizione Universale ritrovando passione e partecipazione per questo evento irripetibile. I dati dimostrano che Expo sarà un volano per la crescita capace di dare un’ importante boccata d’ossigeno alla nostra economia e a tutte le categorie produttive. Come Camera di commercio continuiamo a registrare un interesse crescente del mondo imprenditoriale che si traduce in una notevole adesione ai nostri tavoli tematici coordinati da Bruno Ermolli. Ormai sono più di 300 i progetti che stiamo portando avanti e che si svilupperanno anche dopo il 2015. Un tema di grande rilevanza è infatti anche quello del dopo Expo, non solo in termini di infrastrutture che resteranno, ma soprattutto per quello che riguarda l’apertura di nuovi e solidi rapporti globali sui quali potrà rafforzarsi il futuro del nostro Paese.
I tre quarti dei milanesi (75,3%) e degli italiani (73,4%) pensano che Expo 2015 sarà una grande opportunità di crescita e sviluppo. Poco più di uno su dieci invece è negativo, percentuale questa che non varia nel confronto tra Milano (12,7%) e Italia (12,6%). Rispetto alla precedente rilevazione si registra un deciso aumento degli ottimisti che crescono di circa 10 punti, sia tra gli italiani (+10%) sia tra i milanesi (+8%).
Quali sono le principali voci associate all’evento e che meglio descrivono l’immagine di Expo? Sia gli italiani che i milanesi vedono la kermesse come l’occasione per allacciare partnership internazionali (la pensano così rispettivamente il 28,1% ed il 18,4%) o per business ed affari (almeno secondo l’11,8% ed il 16,4% dei milanesi). Ma in più di un tweet su cinque viene rilanciata anche la preoccupazione per i rischi di corruzione e infiltrazioni da parte della criminalità (21,2% in generale, 22,5% tra i milanesi). Chi vive a Milano sembra percepire più da vicino il potenziale di Expo come opportunità per le infrastrutture (19%, ma dato che scende al 12,8% nel resto d’Italia) o per l’occupazione giovanile (14,2% contro un 8,3% di giudizi analoghi espressi dagli italiani). Gli italiani, più dei milanesi, si dichiarano invece preoccupati per il rischio di rallentamenti nei lavori (14,9% contro 5,6%), mentre sono pochi coloro che associano Expo solamente ad uno spreco di risorse (2,9% in Italia e 3,9% a Milano). Secondo gli italiani Expo 2015 dovrebbe concentrarsi soprattutto sugli aspetti ambientali ed eco-sostenibili (42,1% contro il 32,4% di pareri analoghi nella sola Milano), e analogamente i cittadini chiedono uno sviluppo sostenibile e una città più a misura d’uomo (la pensa così il 37,5% degli italiani ed il 33,7% dei milanesi). I milanesi invece (33,9%) privilegiano l’idea di un Expo “digitale” legato alle nuove tecnologie, a internet e ai social media (il dato scende al 20,4% sull’intera popolazione italiana).