Le nuove inchieste del Commissario Montalbano con la regia di Alberto Sironi

15 aprile 2013

Torna sugli schermi RAI il commissario più amato d’Italia, Salvo Montalbano (Luca Zingaretti). I 4 nuovi episodi, che vedranno impegnato il commissario nell’immaginaria Vigàta e nelle autentiche e splendide cornici della provincia di Ragusa, saranno trasmessi ogni lunedì a partire da oggi, 15 aprile, in prima serata su Rai1.

Si parte con “Il sorriso di Angelica” (il 15 aprile), dove Salvo incontra una donna di celestiale bellezza che metterà il commissario sulla strada di una serie incredibile di furti. Riemerge dalle memorie degli studi classici il volto dell’Angelica dell’Orlando Furioso e si sovrappone a quella della ragazza derubata. Seguono poi, il 22 e 29 aprile e il 6 maggio, “Il gioco degli specchi”, “Una voce di notte” e “Una lama di luce”.

Quattro nuovi episodi che, uniti ai 22 precedenti, fa di Montalbano la serie più prolifica di RAI Fiction. Un prodotto che, dal 1999 ad oggi, è divenuto un vero e proprio caso televisivo, che ha messo d’accordo pubblico e critica ottenendo ampi riconoscimenti internazionali (trasmesso in oltre 10 paesi europei ed extra tra cui gli Usa).

Ascolti sorprendenti: ha ottenuto in questi 13 anni una media di oltre 6 milioni di telespettatori (e il 23,94 di share) e con punte superiori ai i 9 milioni e 500 mila (il 32,60%) per la puntata dal titolo “Il campo del vasaio” in onda su Rai1 il 14 marzo 2011.

In onda inizialmente su Rai2 (12 puntate tra prime e repliche) dal 1999 al 2001, la fiction interpretata da Luca Zingaretti, prodotta da Rai Fiction – Palomar, con la regia di Alberto Sironi, si è poi trasferita su Rai1 con 91 episodi (prime e repliche) dal 2002 al 2011.

Una ulteriore conferma del grande successo del “Commissario Montalbano” arriva in questi giorni dal Miptv di Cannes 2013, dove la Rai ha concluso un importante accordo con la BBC per la cessione dei diritti di trasmissione televisiva degli ultimi quattro episodi della fiction.

Recentemente la popolarità di Montalbano ha perfino travalicato i confini della fiction televisiva, passando nel mondo dei comics : in una storia pubblicata sul settimanale Topolino il celebre topo disneyano incontra in Sicilia un “commissario Topalbano”, con cui collabora per risolvere un giallo!

Novità introdotta con la messa in onda di questi quattro nuovi episodi è la breve prefazione che lo stesso Andrea Camilleri pronuncia prima del telefilm. Poche parole con le quali lo scrittore racconta quale sia stato lo spunto che gli ha dato l’idea di scrivere quel particolare romanzo.

Ad esempio per il primo episodio, “Il sorriso di Angelica”, Camilleri ci racconta che ai tempi della scuola rimase molto colpito dal personaggio ariostesco di Angelica e dalla sua decisione di rifiutare i più nobili cavalieri per poi sposare l’umile pastore Medoro, ed ha quindi deciso di affiancare in un episodio una femmina celestiale di nome Angelica a Montalbano.

Inutile dire che anche in questo caso il commissario si dimostra tutt’altro che insensibile al fascino della sua indagata, non esitando a mettere in pratica lui quel tradimento che inizialmente sospetta nella storica compagna Livia, dando vita ad uno spassoso tormentone sul misterioso “Carlo”.

Pare anzi, dai commenti ricevuti dal centralino RAI, che numerose telespettatrici abbiano già lamentato negli episodi precedenti questi ultimi quattro una troppo frequente infedeltà del macho commissario!

Come al solito Montalbano è affiancato dalla inossidabile squadra con Augello, Fazio, Galluzzo e Catarella. (Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Angelo Russo, Davide Lo Verde). A proposito di quest’ultimo abbiamo notato che Angelo Russo sta forse eccedendo nel caricaturare il personaggio: a parte le solite storpiature di parole che puntualmente Montalbano è costretto a reinterpretare (vecchia risorsa scenica dai tempi dell’”eqquequa” di Pappagone), anche nel discorso “normale” la velocità di parola e l’uso di un dialetto stretto rendono francamente incomprensibili molte frasi del buon Catarella. Un vero commissario di polizia l’avrebbe probabilmente già mandato da un pezzo a scuola di dizione … 

Ugo Dell’Arciprete