Bollicine bio nella versione più secca, per palati raffinati

Barone Pizzini: debutta il Franciacorta Nature

  Food and beverage  

Barone Pizzini celebra la 43° edizione del Vinitaly presentando il nuovo Franciacorta DOCG Brut Nature e annunciando il ritorno del Polzina IGT Sebino

Barone Pizzini torna alla 43° edizione del Vinitaly e presenta il Franciacorta Nature DOCG, bollicine da viticoltura biologica, come il resto della gamma, che in questa versione si offrono al piacere di palati esigenti e raffinati nella tipologia di gusto più rigorosa.

Sarà sicuramente amore al primo sorso per coloro che avranno il privilegio di degustare in anteprima il nettare del Franciacorta Nature, prodotto in quantità limitata e caratterizzato dall’essere a dosaggio zero, o pas dosé, come dicono i francesi. Il suo gusto secco deriva infatti dall’assenza di liqueur d’expedition, ossia la ricetta segreta di ogni maison, fatta di zucchero, vino e distillati, che viene aggiunta in dosi differenti al termine della rifermentazione in bottiglia, al momento della sboccatura del Franciacorta o dello Champagne, determinandone la tipologia (Brut Nature, Extra Brut, Brut, Extra Dry, ecc.).

Il Franciacorta Nature DOCG rappresenta per definizione la filosofia di Barone Pizzini, azienda vitivinicola fondata nel 1870, da oltre 10 anni votata alla viticoltura biologica e orientata a piccole produzioni di alta qualità. Assecondare i ritmi della natura, rispettandola come insegnano i metodi della viticoltura biologica e biodinamica, significa infatti valorizzare i diversi terroir ed interpretare al meglio le potenzialità espressive di ciascun vitigno. Un sapiente e meticoloso lavoro in cantina serve poi a salvaguardare ciò che la natura ha maturato. Basata su questi principi, la produzione di Franciacorta DOCG arriva, ad oggi, a circa 160.000 bottiglie, su una produzione complessiva che, fra bollicine e vini fermi di Franciacorta, Toscana, Marche e Puglia, non supera le 570 mila bottiglie: tutte produzioni di nicchia, nella costante ricerca della qualità e della sostenibilità ambientale quale garanzia di genuinità e di tipicità del terroir.

Per ottenere un Brut Nature fine ed elegante, degno di tale denominazione, è fondamentale che il processo produttivo sia rigoroso in ogni sua fase: dalla vigna, dove del resto il disciplinare della viticoltura bio impone come regole i principi della viticoltura di qualità, alla selezione delle migliori uve fino al lavoro in cantina. Qui le uve selezionate subiscono una pressatura detta “soffice”, per il particolare trattamento dell’acino che consente di preservare la polpa, la parte più ricca del frutto.

Barone Pizzini ha scelto inoltre l’occasione della sua partecipazione a Vinitaly per annunciare il ritorno in produzione del Polzina IGT, un vino mai dimenticato dai più fedeli estimatori, che rappresenta la volontà dell’azienda di affiancare alle bollicine, su cui sempre più si orienta la produzione, vini fermi di grande personalità. Il Polzina nasce dall’attenta selezione di uve mature, pressatura soffice ed un tocco discreto di barrique (10%). Ricco, morbido, fruttato ma elegante e di facile beva, il Polzina di Barone Pizzini è l’ideale per accompagnare secondi piatti di pesce o carni bianche, ancora meglio se servito in calici ampi e panciuti tipo ballon.

“The world we love” è il claim alla base della 43°edizione di Vinitaly, uno dei più importanti Saloni Internazionali dei vini e dei distillati, che l’anno scorso ha ospitato 157 mila visitatori specializzati, 43 mila provenienti da 110 Paesi, e più di 4.200 espositori da 35 Nazioni. In questa edizione dove il vino viene prima di tutto e dove gli operatori si concentrano su aspetti quali la qualità, la tutela del territorio e dell’ambiente, Barone Pizzini si inserisce in modo naturale e coerente, portando la propria esperienza di viticoltore biologico e offrendo calici che nel rispetto delle materie prime rappresentano la perfetta unione di qualità e gusto eccellente.

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