Venezia con il naso all’insù del Gruppo Editoriale il Castello

Elvia Grazi pubblica un libro da non perdere

  Cultura e società   

Venezia con il Naso all’insù una fiaba per genitori e figli, da leggere insieme perché la televisione non sempre è la scelta migliore. C’erano una volta i genitori che la sera, prima di dormire, leggevano ai propri figli una fiaba. Come tante, anche questa tradizione si è persa ed è un male. A sostenerlo è lo studio di alcuni pediatri americani, che hanno stabilito che leggere storie ai figli li farà  diventare più bravi a scuola e li lancerà verso il successo da adulti. Non solo, a trarne giovamento saranno anche gli adulti perché attraverso le fiabe, che arrivano direttamente alla coscienza, si riesce a mutare l’atteggiamento nei confronti della vita, anche quando le situazioni appaiono senza sbocco. Gli effetti, a livello psicologico, pare siano sorprendenti tanto che molte grandi industrie hanno scelto il metodo di rilettura delle fiabe per migliorare la creatività dei propri quadri dirigenti.  Venezia con il naso all’Insù è un esempio di scrittura libera, creativa e visionaria che consente di immergersi nello spazio infinito e gonfio di risonanze tipico delle fiabe. Il libro ha la prefazione del sindaco di Venezia Massimo Cacciari  ed è ambientata nella città lagunare perché, come diceva Le Corbusier, è antica ma modello e profezia della città futura. Una città senza lo smog dei tubi di scappamento delle auto e dove la gente si incontra ancora, per calli e campielli guardandosi negli occhi, senza il filtro opaco del vetro del finestrino di un’auto. <Chi si chiude in se stesso, o in una casa, che poi è lo stesso, in fondo muore un po’> questa è la frase che dà inizio all’avventura. Il protagonista della fiaba, Pinky, decide di uscire dalla scatola nella quale si era nascosto per sentirsi al sicuro e che era divenuta la sua casa. Tende la mano ad una stella, un po’ sopra le righe, incontra un piccione che si crede un pappagallo parlante e un gatto che sa leggere nel pensiero. Scopre mondi incantati e deve affrontare problematiche che non lasciano indifferenti. Una fiaba delicata e profonda, con disegni a matita per farsi comprendere dai più piccoli e concetti importanti. Dedicato a genitori e figli per porsi domande e trovare risposte.

Venezia con il naso all’insù di Elvia Grazi Gruppo Editoriale il Castello Ideali 15 euro (www.ilcastelloeditore.it)

Scheda libro: Venezia con il naso all’insù

Di Elvia Grazi - Foto di Ezio Consoli – illustrazioni di Elvia Grazi e Rosanna De carli – Gruppo Editoriale il Castello Ideali 15 euro (www.ilcastelloeditore.it)

un bimbo che vive in una grande metropoli e quanto guarda il mondo lo vede appannato dal grigio latteo dello smog. L’incontro con una stella un po’ sopra le righe, un piccione che si crede un pappagallo parlante e un gatto che sa leggere nel pensiero. Sono i protagonisti di Venezia con il naso all’insù , una fiaba che parla al bambino che è dentro ognuno di noi, al nostro mondo interiore. “Chi si chiude in sé stesso, o in una casa, che poi è lo stesso, in fondo muore un po’ . E’ la frase che dà inizio all’avventura. Nel libro l’incontro con altri bambini … una missione da compiere. La realtà è solo un capitolo nel libro complesso dell’umanità. La teoria quantistica insegna che ci sono diverse dimensioni ed è sufficiente cambiare lunghezza d’onda per raggiungerle. I bimbi, a cavallo della gondola del tempo, compiono un viaggio nelle varie epoche. Lo scopo di ogni meta è di scrivere una frase sul quaderno del ‘dubito’ … per poi tirare le somme alla fine. Con un linguaggio bambino, che però parli alla nostra parte emotiva, legata ai sensi così come un bambino li percepisce: come sente il vento tra i capelli, la sabbia umida sotto i piedi, le gocce di pioggia su una mano. Una lettura che porta a dialogare con una parte sotterranea della nostra coscienza. Una parte innocente, fragile, debole, quella però che, da sola, riesce a vincere gli orchi e le paure. Oggi si fa un gran parlare di intelligenza emotiva, di uso intelligente delle emozioni. Queste emozioni, tra le persone che leggono una fiaba, possono essere diversissime. Una fiaba parla al cuore, al nostro mondo interiore, così infinitamente ricco. La scrittura libera e creativa, visionaria, ci consente di immergerci nello spazio infinito e gonfio di risonanze per metterci in ascolto, diventare un buon vaso e raccogliere messaggi ispirati. Così, quasi per caso, si entra in contatto diretto con le risposte cercate.

 Versione stampabile




Torna