Il film d’animazione è nelle sale dal 5 maggio distribuito da Notorious Pictures

Robinson Crusoe di Ben Stassen e Vincent Kesteloot

  Cultura e società   

A quasi tre secoli dall'uscita del romanzo di Daniel Defoe, dopo varie versioni cinematografiche, serie tv, e cartoni animati liberamente ispirati, è arrivato anche “Robinson Crusoe” di Ben Stassen e Vincent Kesteloot, il primo lungometraggio per il grande schermo animato, una coproduzione franco-belga.

A posto del fido indigeno umano Venerdì, come miglior amico di Robinson, ora c'è Mak, detto Martedì, un pappagallo.

Martedì, un pappagallo adolescente, socievole, estroverso ed iperattivo vive in una piccola ed esotica isola, un vero e proprio paradiso terrestre, insieme ai suoi bizzarri amici. Eppure Martedì non riesce a smettere di sognare di andare alla scoperta del mondo.

Un giorno, dopo una violenta tempesta, una nave naufraga davanti alla loro isola. Martedì e i suoi amici si svegliano e trovano una strana creatura sulla spiaggia: Robinson Crusoe, un damerino inglese che sta compiendo un viaggio per realizzare una cartografia dettagliata delle terre emerse. Impauriti gli altri animali scappano via, ma Martedì vede in Crusoe la possibilità di lasciare l’isola ed esplorare nuove terre. Allo stesso modo, Crusoe si rende presto conto che l’unico modo per sopravvivere sull’isola, è attraverso l’aiuto di Martedì e degli altri animali.

All’inizio non è semplice, perché Crusoe e gli animali non parlano lo stesso linguaggio. Lentamente cominciano a vivere insieme, con sempre maggiore armonia, fino a che nella loro comoda vita avviene un improvviso cambiamento, a causa di due gatti selvaggi, affamati e cattivi, arrivati sull’isola con Crusoe e moltiplicatisi, pronti a tutto pur di cacciare qualsiasi cosa e mangiarselo e che vogliono prendere il controllo dell’isola.

Questa versione di “Robinson Crusoe” spiega ai più piccini il tema dello straniero e dell’incontro/scontro con la diversità: Robinson Crusoe ci dice che non bisogna giudicare in base alle apparenze, che la diversità, spesso, è ricchezza e ci invita a fare sempre molta attenzione tra chi ha buone intenzioni e chi non ne ha.

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