La mostra con ingresso libero resterà aperta fino al 17 agosto 2008

La Geodiversità in mostra al Museo di Bergamo

  Cultura e società   

L’Ayers Rock, o Uluru, meraviglioso e solitario corpo roccioso che si erge nel mezzo dell’outback australiano, il ghiacciaio Perito Moreno, sterminata distesa di ghiaccio e terza riserva al mondo di acqua dolce che dall’interno del Parco Nazionale Los Glaciares si getta nel Pacifico, la “Dalle à ammonites”, strabiliante parete rocciosa all’interno della Riserva Geologica dell’Alta Provenza che si apre come un libro e racconta una storia iniziata 200 milioni di anni fa o ancora le colate di lava hawaiane solidificatesi durante la loro corsa a più di 1000°C verso l’oceano.

Questi sono solamente alcuni degli innumerevoli siti di interesse geologico che si possono trovare disseminati per i cinque continenti e che grazie allo studio e alla passione di molti scienziati e ricercatori di tutto il mondo hanno svelato, in tutta la loro bellezza, i segreti dell’evoluzione di un pianeta vivo ed in continuo movimento, ma anche fragile all’incedere dell’uomo.

 

 In occasione dell’Anno Internazionale del Pianeta Terra voluto dall’Assemblea Generale dell’ONU con lo scopo di “diffondere le conoscenze fino ad oggi raggiunte sul nostro pianeta”, il Museo Civico di Scienze Naturali di Bergamo “E. Caffi” ha inaugurato il 14 febbraio scorso la mostra “Geodiversità” che apre le iniziative culturali del 2008 con l’obiettivo di portare e diffondere nella società l’interesse per le Scienze della Terra attraverso varie iniziative.

La mostra dedica ad alcuni dei posti più belli e geologicamente interessanti al mondo un viaggio attraverso 50 pannelli fotografici, realizzati da Marco Stoppato, vulcanologo e fotografo professionista. Alcuni diorami e campioni di roccia completano l’ambiente espositivo.

Il filo conduttore è la Geodiversità, ovvero il concetto di varietà degli ambienti geologici presenti nella geosfera, raccontata attraverso panorami mozzafiato e raffiguranti paesaggi naturali differenti con evoluzioni geologiche a volte anche simili.

La mostra, emozionante per i cultori della geologia e dei suoi luoghi, offre ottimi spunti di riflessione circa la fragilità e la necessità di tutelare questi paesaggi che dimostrano con la loro bellezza come la Natura, meravigliosa e instancabile artista, plasmi e trasformi il  nostro pianeta da milioni di anni.

La mostra con ingresso libero resterà aperta fino al 17 agosto 2008.

Per informazioni visitare il sito: www.museoscienze.comune.bergamo.it

A.F.

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