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Bergamo: ha riaperto la Carrara

  Cultura e società   

Il 2015 è l’anno di riapertura di Accademia Carrara di Bergamo, l’anno di inizio di un nuovo percorso, di una nuova avventura che conferma la Carrara museo vivo, ricco e accogliente.

Nata nel 1796 dall’idea visionaria del nobile bergamasco Giacomo Carrara, che ha dato vita a un’istituzione museale a partire dalla propria passione di collezionista, Accademia Carrara si distingue nel panorama artistico italiano per identità e qualità del suo patrimonio: è da sempre considerata museo del collezionismo italiano e fra le più affascinanti raccolte d'arte dal Quattrocento all’Ottocento, con un nucleo rinascimentale di rilievo.

La nuova Carrara si propone oggi modello di museo per il XXI secolo, patrimonio comune d’Italia e del mondo.

Cinque i campi di intervento principali durante i sette anni di chiusura, un periodo necessario alla realizzazione di lavori, non più rinviabili: il completo aggiornamento dei servizi per il pubblico, la ristrutturazione della sede neoclassica, il nuovo allestimento, la campagna di restauri dei capolavori e la valorizzazione della collezione in Italia e nel mondo.

I lavori riconsegnano agli appassionati un museo dotato di standard di conservazione adeguati allo straordinario patrimonio che custodisce. Un investimento eccezionale da parte del Comune di Bergamo che ha sostenuto l’intervento con oltre 10 milioni di euro, ai quali è da aggiungere il fondamentale finanziamento di 1.250.000 euro della Fondazione Credito Bergamasco che ha consentito di completare l’allestimento museale. Il risultato è un museo innovativo dal punto di vista del percorso e della distribuzione degli spazi, composto da ventotto sale, tredici al primo piano e quindici al secondo. Il completo aggiornamento dei servizi, quali lo spazio didattico, il museum shop, la sala video, ha reso la nuova Carrara accogliente, grazie alla particolare attenzione verso il pubblico di ogni età, ed efficiente, grazie ai supporti e alle innovazioni tecnologiche.

Gli anni di presenza del cantiere non sono stati impiegati esclusivamente per intervenire sullo storico edificio neoclassico, progettato da Simone Elia, al contrario, la Carrara ha messo a frutto il periodo per ripensare il proprio percorso museale, grazie al contributo di una commissione appositamente costituita.

Il risultato è un nuovo ordinamento della collezione permanente che comprende un totale di oltre 600 opere esposte (il 30% in più rispetto alla storica sistemazione) tra dipinti, in larga maggioranza, e sculture; il percorso, a differenza di quello precedente, si sviluppa su un arco cronologico di cinque secoli, dall’inizio del Quattrocento sino alla fine dell’Ottocento, toccando le principali scuole pittoriche italiane, dalla Lombardia al Veneto, dal Piemonte all’Emilia Romagna, dalla Toscana all’Umbria; non mancano sguardi alla pittura d’oltralpe, specialmente alle Fiandre e all’Olanda.

Il nuovo allestimento della Carrara si caratterizza come un percorso storico-artistico ed emozionale, dai grandi nomi della pittura di tutti i tempi agli esempi della ricchezza e vastità della raccolta, da piccoli capolavori assoluti a opere solenni, da spazi caratterizzati da un’atmosfera più raccolta a sale più ampie illuminate da grandi vetrate.

Contestualmente è stata avviata un’eccezionale campagna conservativa, con interventi che hanno interessato una parte considerevole del patrimonio. I restauri hanno coinvolto circa 130 opere tra i più importanti capolavori di Accademia Carrara, oltre a una serie di lavori meno conosciuti perché mai esposti prima. I numerosi interventi di restauro, compiuti in questi anni da eccellenti laboratori italiani, hanno interessato diversi livelli di azione su opere straordinarie come: San Sebastiano di Raffaello (1501, Laboratorio della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Milano), Madonna con Bambino di Andrea Mantegna (1480, Opificio delle Pietre Dure di Firenze), Ritratto di giovane di Giovanni Bellini (1475-78), Ritratto di gentildonna di Giovan Battista Moroni (1570), Madonna col bambino di Carlo Crivelli (1480-83), Sant’Ambrogio battezza Sant’Agostino di Antonio Vivarini (1435-40), oltre ad opere di Cima da Conegliano, Pintoricchio, Altobello Melone, Giovan Battista Tiepolo.

Info: Accademia Carrara - piazza Giacomo Carrara 82, Bergamo - tel +39035270272 - www.lacarrara.it.

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