Alimentazione, Agricoltura, Ambiente, Artigianato, Arte: è questa la ricetta per ottenere prodotti unici al mondo

LA TAVOLA ITALIANA: Una grande sfida che punta sulle cinque A dell’eccellenza italiana

  Food and beverage  

Domenica 24 maggio dalle ore 17.00, l’associazione La Tavola Italiana, memore del successo riscosso nella presentazione ufficiale alla stampa e ai rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private lombarde, ripropone in Toscana il convegno “La Tavola Italiana. Le sensazioni del gusto”, presso la suggestiva Abbazia di Spineto, Sarteano (SI).

Un evento unico, aperto al pubblico, in cui enogastronomia, storia, arte e cultura si combinano con inimitabile maestria per sorprendere i viaggiatori del gusto.

Il convegno rappresenta l’occasione per presentare i progetti artistici, culturali, imprenditoriali e multimediali che l’associazione intende avviare in occasione di EXPO. - racconta l’Ing. Stefano Goracci, fondatore dell’associazione La Tavola Italiana - L’idea è quella di invitare gli ospiti, che giungono in Italia da varie parti del pianeta, a partecipare a questo viaggio attraverso i sapori, i colori, le tradizioni culturali e artistiche di cui è ricca l’Italia.

Inserendosi nel vivo e ampio dibattito generato da Expo 2015, La Tavola Italiana intende aggiungere un importante contributo, valorizzando la filiera, tradizionale e artigianale, che dal seme fino alla tavola genera la qualità dei nostri prodotti.

Solo la conoscenza di questa filiera può garantirne la tutela e la continuità di una tradizione millenaria e far riscoprire la ricchezza dei frutti della terra e dell’ingegno italiano.

Il progetto di Tavola Italiana si basa su cinque pilastri fondanti: agricoltura, alimentazione, ambiente, artigianato e arte, per la prima volta fusi in un unico percorso per raccontarci qual è l’origine del nostro cibo e che cosa gli garantisce la sua unicità ed eccellenza mondiale.

“Anche il cibo è una forma d’arte. Come tutte le opere d’arte nasce da un passato e guarda al futuro. Con questo progetto intendiamo sensibilizzare sul fatto che solo tutelando il territorio, avendo cura dell’ambiente, delle tradizioni e della storia che accompagna un determinato prodotto possiamo farne comprendere il valore”. Racconta l’Ing. Stefano Goracci, fondatore dell’associazione La Tavola Italiana.

Fin dal Rinascimento i piatti nelle corti italiane erano vere e proprie opere d’arte, per forme, ingredienti e sapori, effimere e capaci di durare per il solo pasto - aggiunge il Prof. Tommaso Lucchetti, attore del documentario e socio onorario dell’associazione La Tavola Italiana - ma in grado di donare alla conviviale che li ospitava un’emozione unica sempre diversa e in grado di ispirare i mecenati e gli artisti sempre presenti in esse.

Prodotti d’eccellenza e piatti rivisitati delle svariate tradizioni regionali trovano ampia descrizione nel documentario Ricchezza. La Tavola Italiana di Claudio Viola che, durante l’evento, sarà proiettato in anteprima per la Toscana.

Con la realizzazione di questo documentario spero di aver contribuito ad arricchire il patrimonio culturale del cibo italiano inteso come storia, arte, tradizione, eccellenze enogastronomiche da scoprire e valorizzare. - racconta Claudio Viola, autore, regista del documentario e socio onorario dell’associazione La Tavola Italiana - Si tratta di un prodotto originale che racconta in modo non convenzionale la ricchezza dell’agroalimentare e dell’artigianato del territorio italiano così come le tradizioni storiche, culturali e sociali da cui discende.

Svariati gli interventi del convegno sugli obiettivi e gli strumenti del progetto La Tavola Italiana, al fine di tracciare un ritratto dell’Italia, tra cibo intellettuale, agricoltura, architettura del gusto e tradizione dell’ospitalità. Tra i relatori ci sarà anche il regista del documentario che parlerà delle filiere agroalimentari nel cinema.

A margine degli interventi e della proiezione del documentario, gli ospiti e il pubblico presente potranno degustare golose specialità enogastronomiche, frutto del percorso di ricerca della Tavola Italiana, attraverso una presentazione di prodotti allestita nel cortile e nelle cantine dell’Abbazia e illustrata direttamente dagli stessi produttori. Il tutto sarà arricchito dalla presenza di oggetti di arredo e di complementi, frutto delle tradizioni artigianali toscane e dell’Italia centrale.

Attraverso l’associazione non vogliamo limitarci a parlare della qualità del cibo ma far conoscere quello che sta dietro alla produzione, in termini agronomici, ambientali, artigianali, storici, artistici e culturali, e quello che dobbiamo conservare e tutelare per far sì che la nostra eccellenza duri nel tempo. - aggiunge l’Ing. Stefano Goracci, fondatore dell’associazione La Tavola Italiana - Questo evento rappresenta il battesimo delle attività di un’associazione che intende valorizzare e promuovere nel mondo le risorse agroalimentari locali attraverso un programma di eventi per la promozione delle stesse risorse.

Durante il periodo di EXPO 2015, in particolare, dal 1 giugno al 31 ottobre 2015, l’Associazione proporrà ai delegati dei vari paesi stranieri ospiti di EXPO e a un pubblico cosmopolita, estimatore di prodotti enogastronomici made in Italy, una vasta gamma di prodotti DOP, IGP, DOC, DOCG e di specialità regionali, illustrando inoltre le storie e i protagonisti che sono dietro ad ognuno di essi.

Sul sito dell’associazione www.latavolaitaliana.org verranno proposte le date degli eventi che si terranno dalle 18 alle 22 in uno spazio esclusivo dall’atmosfera rilassante in cui lo sguardo si perde sul Duomo e sullo sky line milanese: un nuovissimo roof garden presso la sede dall’Associazione in Corso di Porta Vittoria 18 a Milano.

Lo stesso sito sarà progressivamente organizzato come una Community dell’agroalimentare italiano e dei complementi tavola. - spiega il fondatore dell’associazione - Verrà gestito con il contributo di soci onorari, di soci produttori e di soci appassionati di prodotti tipici italiani che, speriamo, si aggiungeranno da ogni parte del mondo.

Gli appuntamenti enogastronomici si articoleranno in tre fasi: illustrazione della filiera, degli ingredienti e dei prodotti tipici italiani, preparazione di piatti a base degli stessi prodotti descritti dai produttori stessi ed elaborati da chef provenienti dai territori di origine. E per concludere degustazioni dei piatti e dei prodotti accompagnate dall’illustrazione delle loro proprietà alimentari, gustative e salutistiche.

La maggior parte di questi eventi verranno svolti in collaborazione con i Gruppi di Azione Locali (GAL) e con i Gruppi di Azione Costieri (GAC) delle Regioni che hanno ospitato le riprese del documentario (Sicilia, Puglia, Basilicata, Sardegna, Lazio, Toscana, Lombardia) e di tutte le altre Regioni italiane.

Nel stesso periodo presso la sede dell’associazione saranno esposti il quadro “La Tavola Italiana” di Jerry Ross e la scultura: “La Tavola Italiana” di Giovanni Smeraldi.

La Tavola Italiana: L’associazione La Tavola Italiana non ha fine di lucro e si propone di porre in essere iniziative nel settore della cultura, del turismo, dell’arte, della gastronomia e dell’artigianato realizzando attività di promozione, divulgazione, studio e ricerca volte alla valorizzazione ed alla diffusione delle pratiche agricole, culinarie, artigianali, alimentari, culturali italiane in Italia e nel mondo. Il progetto de La Tavola Italiana si basa su cinque pilastri fondanti: agricoltura, alimentazione, ambiente, artigianato e arte per la prima volta fusi, in un unico percorso, per raccontare qual è l’origine del nostro cibo e che cosa gli garantisce la sua unicità. L’associazione ha come obiettivo quello di promuovere nei suoi sostenitori un nuovo modo di intendere la tavola italiana, sviluppando la consapevolezza degli aspetti culturali, artistici, ambientali, artigianali, agroalimentari e salutistici degli alimenti e dei complementi della tavola italiana.

Ricchezza. La Tavola Italiana: Il documentario racconta il valore aggiunto dell’agroalimentare italiano in modo non convenzionale, senza partire dalla cucina o dalla campagna ma partendo da una tavola imbandita, come sintesi della ricchezza prodotta dalla cultura, dalla civiltà, dalle tradizioni, dal clima e dalle differenze del territorio italiano. L’oggetto di questo prodotto cinematografico è quello di riprendere un pranzo, realizzato nella splendida cornice di Villa San Carlo Borromeo, in cui si documenta il patrimonio della tavola italiana attraverso storie e immagini raccontate da sei commensali, rappresentanti dei territori di origine di alcuni dei più famosi prodotti tipici italiani. La particolarità di questo prodotto è il suo essere fuori regola, non convenzionale, diverso dalle procedure “ufficiali” dello standard di riferimento. E’ un documentario straordinario, sorprendente per unicità di forma e sostanza: è il risultato di una sapiente sintesi di esperienze e di gusto. E’ la celebrazione enogastronomica, etica ed estetica, dell’origine dei prodotti e trasferisce allo spettatore il desiderio di entrare a fare parte della filiera produttiva, di valorizzarne l’unicità, la perizia, le tecniche, il territorio e le persone che determinano la genuinità degli alimenti consumati a tavola.

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