Spezie e cioccolato in Svizzera e in Alsazia

Gastronomia dell’Avvento

  Turismo d’autore  

Chi oserebbe negare che il cioccolato è una delle passioni tra le più diffuse e contagiose? Non c’è differenza di età, di sesso o di provenienza per gli appassionati di questo cibo/bevanda/nettare giunto dall’America. 

A raccontarcelo è un’originale mostra in corso ad Alba, alla Fondazione Ferrero, fino al 18 gennaio 2009: Il Cioccolato. Dai Maya al XX Secolo” (www.fondazioneferrero).  Ciò che la mostra racconta è la storia di un´avventura che comincia molto lontano nella giungla equatoriale, fra la popolazione Maya. E´ qui che dai semi della pianta del cacao si comincia a ricavare il "cacahuatl", la bevanda degli dei. Nel Vecchio Continente, attraverso la Spagna, dilaga la cioccolata, bevanda quasi medicinale, corroborante, amata da Casanova per i suoi portentosi effetti sull´amore e sull´umore. Il cioccolato al latte viene creato per la prima volta nel 1875 dallo svizzero Daniel Peter e poco più tardi, nel 1879, Rodolphe Lindt a Berna crea la ricetta per il cioccolato fondente attraverso la tecnica del "concaggio".

Questa tappa ci porta alla patria moderna del cioccolato, quella Svizzera che nel pensiero comune ha colline dolci color cacao. E qui ci attendono cioccolaterie specializzate dove trascorrere interi pomeriggi, soprattutto in questo mese invernale. Sul lago di Ginevra, il più grande lago dell’Europa centrale e forse il più elegante al mondo, si distende Losanna che tra vigneti, boschi di abeti e campagne giunge fino all’incanto di Montreux e Vevey. Ouchy è il quartiere liberty in riva al lago, dominato dallo splendido Beau Rivage Palace, che ancora oggi vive in un’atmosfera di glamour sofisticato. Padiglioni art déco, decori floreali e cristalli: degustare qui una tazza di cioccolato farà sognare un mondo incantato e sospeso nel tempo. Più abbordabile per tutte le tasche “Le Chocolatier”, anche questo in riva al lago, invita a degustazioni raffinate di tutte le qualità.  Proprio vicino a Le Chocolatier fa bella mostra di sé la targa che ricorda la confraternita dei pirati di Ouchy e l’orgoglio di Ouchy come Commun Livre. Invece in centro città ci attende il famoso Blondel in Rue de Bourg www.chocolaterieblondel.ch fotografatissima boutique del cioccolato, dove ci si inebria di profumi e sapori. Tutta la zona intorno a rue de Bourg è un invito ai piaceri della gola, non solo dolci. Losanna, tra le otto città dell’itinerario tematico «Vino e Gastronomia» stabilito da Suisse Tourisme, è una città ad elevata densità gastronomica, dai piatti delle brasserie alle delizie esotiche, dal piccolo bistrot al ristorante esclusivo. Basti pensare che è sede della scuola di hotellerie più famosa al mondo che educa e forma chef e maitre d’hotel eccellenti richiesti dai più prestigiosi hotel e ristoranti. Dalle ricette con pesci di acqua dolce alle terrine di legumi, alle insalate con formaggio di capra fuso su crostoni di pane dorato, da non perdere é il papet vaudois, piatto tipico a base di patate, porri e salsiccia al cavolo, e naturalmente anche la fonduta, la raclette, il dolce alla marmellata d’uva. Il tutto accompagnato dai vini bianchi e rossi del Cantone di Vaud! (www.lausanne-tourisme.ch - www.lausanne.ch).

Ma torniamo alla cioccolata, immancabile in questo tempo di vacanze natalizie. A Montreux cioccolata protagonista del mercatino di Natale che fino al 28 dicembre anima le rive del lago, la piazza del mercato, il Castello di Chillon, con un mercato medievale e diverse animazioni e Rochers-de-Naye, a 2000 metri d’altitudine, dove si trova la casa di Babbo Natale. Tra chalet di legno addobbati a festa si possono gustare tazze di cioccolata calda profumata alle spezie, vin brulé o il tè dei boscaioli attorno al fuoco. Nella casa di Babbo Natale in cima al belvedere montano Rochers-de-Naye, dove si arriva con un magico trenino, si decora il pane allo zenzero, mentre per Santa Lucia, il 13 dicembre, le ragazze più belle offrono bevande calde, biscotti allo zenzero e brioche allo zafferano (www.montreuxnoel.com). Perfetto per il viaggio invernale il treno Cisalpino con comoda partenza da Milano: biglietteria ferroviaria internazionale a Milano, via Napo Torriani, 29, Milano (info@dbitalia.it).

Il nostro itinerario dolce ci porta infine in Alsazia, per un avvento fatto di luci, profumi di cannella e di miele, alberi di Natale decoratissimi. Vero e proprio museo vivente l´Ecomuseo d´Alsazia farà rivivere ai visitatori l´atmosfera intimista della preparazione delle veglie di Natale di un tempo, come i laboratori di dolci e gastronomia. A proposito di dolci sarà curioso sapere che la vera storia dell´ Albero di Natale comincia in Alsazia, presso la Bibliothèque Humaniste di Sélestat, dove si trova la prima citazione di una vendita di abeti, nel 1521. L´esistenza degli alberi di Natale risale al Medio Evo e ricorda l´albero del Paradiso di Adamo ed Eva, ornato di mele che alludevano al frutto della tentazione. Dalla fine del XVI secolo, si cominciarono ad aggiungere rose e altri fiori in carta multicolore, le noci dorate o argentate, poco a poco rimpiazzate da dolcetti in mousse di zucchero, pasta di mandorle e pane all´anice, e dalla metà dell´800 anche dolcetti di zucchero e cioccolato, figurine di pan di spezie, a cui si aggiungono dalla fine del secolo figurine di cera, angioletti ricoperti di metallo dorato e argentato, ghirlande, stelline, pigne dorate, e le splendide palline di Natale di vetro dei soffiatori di Meisenthal in Alsazia. La gastronomia natalizia in Alsazia offre di tutto: pan pepato, dolci alle spezie, dolci all´anice, dolci alla cannella, frutta secca e agrumi, vino caldo speziato, i famosi "bredele" (dolci di Natale d´Alsazia dalle mille forme e sapori), dolci di Natale al burro, alle mandorle, al limone, i biscotti tipici "spingerle".

Gli appuntamenti da non perdere sono il Sentiero dei dolci di Natale, ad Obernai, con laboratori di pasticceri, il Forno di Natale alla Maison du Pain di Sélestat, con dimostrazione e degustazione-vendita di "bredele" di 30 tipi diversi, e vari dolci, i Laboratori per imparare a fare i "bredele" secondo le ricette tradizionali a Munster (www.noel.tourisme-alsace.com -  www.tourisme-alsace.com).

Franca Dell’Arciprete

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