Martedì 26 marzo è stata inaugurata la mostra alla Galleria Gruppo Credito Valtellinese

A Milano quelli del Cenobio

  Cultura e società   

Fino al 27 aprile, a Milano, presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese, di Corso Magenta 59, si può visitare la mostra “Nel segno del segno, dopo l’informale. Il Gruppo del Cenobio”, proposta dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, per la cura di Luciano Caramel.

E’ la prima mostra organica sul sodalizio artistico che, preparato e in gestazione dalla metà degli anni cinquanta del novecento, si formò e si sciolse a Milano giusto mezzo secolo fa, tra il 1962 e il 1963, e i cui presupposti si sono poi sviluppati nelle esperienze individuali dei singoli artisti.

Il Gruppo Cenobio prese il nome, che si prestava ai loro obiettivi di ricerca e produzione comune, dalla galleria milanese il Cenobio di Cesare Nova e Rina Majoli situata in via San Carpoforo, nei pressi di Brera, che, con ambizioni culturali e non solo mercantili, dal 12 dicembre 1962 ospitò la prima mostra di un nucleo di giovani pittori nati tra la fine degli anni venti e quella dei trenta - Agostino Ferrari, Ugo La Pietra, Ettore Sordini, Angelo Verga, Arturo Vermi e Raffaele Menster, che presto abbandonò il gruppo - che vivevano le aperture e le difficoltà del "dopo l’Informale", comportanti cambiamenti epocali, in un contesto di ridiscussione statutaria dei linguaggi artistici che li segnarono profondamente.

Il catalogo era accompagnato dal sestetto poesie di Alberto Lùcia e da una singolare pagina tratta da "L’Isola dei Beati" di August Strindberg scelta dagli stessi artisti per sottolineare, metaforicamente, la loro autonomia.

Gli artisti si ripresentarono poi l’anno successivo, ancora con un testo di Lùcia, prima ancora a Milano, dal 15 al 31 maggio nella Galleria L’Indice, titolazione che consentì ai cinque di ribadire ironicamente la loro posizione alternativa ("IL CENOBIO ALL’INDICE", appunto), e subito dopo, dal medesimo 31 maggio del 1963, a Firenze alla Saletta del Fiorino, ultima mostra del gruppo ancora unito, che chiude una esperienza breve e intensa, per aprire vie diverse e parallele, che in molteplici casi sono riuscite a intersecarsi, segnando ulteriori tappe sul percorso, mai interrotto, della ricerca del loro ideale di concezione dell’arte.

Itinerari che la mostra in corso presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese documenta, seppur sinteticamente, con 7 opere per ciascuno dei cinque artisti, datate dal 1964 ad oggi, esposte accanto a quelle, 5 per ognuno del biennio comunitario e a quelle, in numero di 3, sempre per artista, relative ai loro avvii nella seconda metà degli anni cinquanta, per un totale di 15 opere per artista e di un totale generale di 75 lavori.

Per dare il sapore della particolare Milano di quegli anni, irripetibile sia per fermenti che per voglia di rompere gli schemi, viene presentato, con immagini fotografiche storiche, un video realizzato appositamente per questa esposizione da Lucio La Pietra.

Info: Galleria Gruppo Credito Valtellinese - www.creval.it - www.civita.it.

(GS)

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