Alma, la scuola internazionale di cucina italiana, di fama mondiale, ha offerto la sua consulenza per ideare “menù a chilometro zero” nell’ambito del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano

Appennino gastronomico in collaborazione con Alma

  Turismo d’autore  

E’  possibile organizzare un bel week end nella zona dell’Appennino tosco-emiliano e gustare i sapori più autentici del Parco, nei menù che attingono sapientemente agli ingredienti antichi: dalle castagne alle farine, dalle carni locali ai  formaggi, dai salumi alle confetture, ai mieli.

La collaborazione con la scuola internazionale di Colorno Alma  ha messo a disposizione dei ristoratori partecipanti la sua esperienza e allo stesso tempo ha permesso di tradurre questa tradizionale manifestazione in un momento di alta formazione.

L’Appennino Tosco-Emiliano, che deve ancora conquistare il suo ruolo di meta turistica, merita attenzione sia per gli aspetti paesaggistici e culturali, sia per le eccellenze gastronomiche. Formidabile cerniera tra il Nord padano, la penisola e il mare di Luni, l’Appennino Tosco-Emiliano offre proprio a tavola gli esempi degli scambi secolari. Componenti cardine di questa tavola sono la "cultura del Parmigiano- Reggiano" di montagna per il versante emiliano, la "cultura del castagno" ampiamente rappresentata nei versanti di Garfagnana e Lunigiana, e la "cultura del testo", il disco piatto utilizzato per la cottura sul fuoco che caratterizza la cucina appenninica dell’alta Toscana.

Senza dimenticare gli eccellenti prosciutti, come quelli prodotti dal Prosciuttificio San Nicola di Ghiare di Corniglio, tutti prodotti naturali, per i quali si utilizzano solo le migliori carni suine italiane senza l’ausilio di conservanti, di nitrati o prodotti chimici in genere, ma con la sola aggiunta di sale marino. Durante il lungo processo di stagionatura, i profumi, gli aromi, la delicatezza del gusto dolcemente saporito si fondono e si armonizzano al punto da fare di questi prosciutti un vero capolavoro di salumeria, apprezzato anche nei migliori ristoranti di tutto il mondo.

San Nicola Prosciuttificio del Sole, tel 0521 881400, www.san-nicola.com Una conferma della straordinaria ricchezza di prodotti agroalimentari di qualità in questo territorio è rappresentata dall’elenco di prodotti a marchio DOP e IGP, di valore nazionale ed europeo, dei prodotti agroalimentari tradizionali e dai Presidi Slow Food. Nascono così menù speciali che si possono provare solo qui. Al Rifugio Lagdei, di  Bosco di Corniglio si passa dall’antipasto di funghi porcini fritti alle tagliatelle di castagne al burro, dalla pecora cornigliese alla cacciatora alla

polenta fritta con lardo di Garfagnana, pecorino e composta di cipolle di Treschietto, fino all’insuperabile  Spongata di Corniglio, dalla ricetta segreta. www.rifugiolagdei.it

La Trattoria “Da Vigion” di Corniglio offre tortino di cipolla e polentino tartufato, tortelli alla boscaiola con sugo ai funghi porcini, cotechino con purea di patate. trattoriadavigion@libero.it

Ma è soprattutto nell’Agriturismo Montagna Verde di Apella, frazione di  Licciana Nardi, sul versante toscano, che si realizza un vero trionfo di  sapori. Impossibile citare tutti i prelibati antipasti a base di castagne e verdure, per passare poi al fagottino di farina di castagne della Lunigiana con ripieno ai porcini e spolverata di erba cipollina, al cosciotto di maiale arrosto con "mele rotelle" caramellate al miele biologico, ai caprini e pecorini della Valle del Taverone. www.montagnaverde.it

Una vera scoperta che, dai piaceri della gola , invita a  scoprire i piaceri del turismo attivo, di cui l’Appennino Tosco-Emiliano ha un’offerta ricchissima, trekking, bike tour, ciaspole, arrampicate, e i piaceri del turismo culturale. Una terra così ricca di storia e di passaggi di popoli, infatti, non può non essere punteggiata da chiese, pievi, borghi, castelli e torri. Case in pietra ovunque, vicoli,  sottoportici, archi, spesso restaurati e recuperati, come nell’albergo diffuso che occupa l’antico borgo di Apella, intorno alla scenografica torre. I Castelli, invece, raccontano le vicende  medioevali di scontri tra le grandi famiglie signorili, che si sono alternate e susseguite per il dominio dei feudi. Matilde ha reso noto il nome dei Canossa, arrivando ad essere incoronata Viceregina d’Italia. I Malaspina hanno governato sulla Lunigiana e sulla Garfagnana, ricchi, potenti ed ambiziosi. Gli Estensi da Ferrara sono arrivati a dominare fino alla Toscana, facendosi mecenati nelle loro preziose corti.

Info: www.parcoappennino.it - www.alma.scuolacucina.it

Franca Dell’Arciprete Scotti

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