Sempre aggiornata in fatto di tendenze beauty, GlossyBox si declina anche al maschile. E non può essere diversamente, visto che l’epoca del macho acqua e sapone è tramontata. Oggi l’uomo ammette senza esitazioni di prendersi cura di sé e la vanità assume una connotazione sempre più maschile.
Da un’indagine dell’Istituto Directa risulta che in Italia i signori maschi dedicano all’attenzione della loro immagine il 26 per cento di tempo in più rispetto a una decina di anni fa. Un atteggiamento che implica una conseguenza economica significativa: i dati Unipro (Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche) segnalano che gli uomini incidono almeno per il 30 per cento sul consumo annuale dei cosmetici, se si calcola che su oltre nove miliardi di euro spesi dagli Italiani in un anno, più di tre miliardi sono quelli riguardanti il mercato maschile.
Da gennaio 2012 anche gli uomini possono avere
La società GlossyBox (www.glossybox.it) fa parte del gruppo Venture-Holding Rocket Internet, che può essere considerato il più grande incubatore di progetti internet in Europa. Ha sede a Berlino e forti partecipazioni in business di successo come Facebook, Ebay e LinkedIn. GlossyBox è già presente in Europa: Germania, Regno Unito, Francia, Spagna, Cina, Canada, Australia, Israele, Svezia, Hong Kong, Korea, Turchia, Gippone, Cile.
In Germania, dove il sito è nato, e in soli sei mesi si sono registrate ventimila abbonate, GlossyBox ha portato una vera innovazione nel mercato cosmetico. Le abbonate, che vanno dai 20 ai 45 anni, sono delle vere beauty addict: spendono in cosmetici cinque volte di più del resto della popolazione. Una tendenza che conferma che oggi le vendite del settore beauty sono molto influenzate da quanto accade sul web e le aziende cercano di comunicare con gli utenti/clienti attraverso diverse piattaforme. Video, animazioni, blog, iPad, App, iPhone, social network e – perché no – GlossyBox … le vie del digitale sono (quasi) infinite …
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