Quanti fra questi ne sono consapevoli? Che ruolo ha la prevenzione del rischio cardiovascolare? Continua
Tifoso colpito da infarto durante la partita: uno dei titoli che sempre più spesso leggiamo sulla correlazione diretta, comprovata da varie ricerche scientifiche, tra problematiche cardiovascolari e grandi eventi sportivi. Tra tifosi ma anche professionisti, come l’ultimo caso di Antonio Cassano.
Il Talk Show Tifa per il tuo cuore rappresenta l’occasione per confrontarsi sulla tematica importante e delicata del rischio cardiovascolare in Italia. L’evento, all’interno della Campagna Sociale Tifa per il tuo cuore, ha l’obiettivo di mettere a fuoco i comportamenti corretti per poter prevenire malattie cardiovascolari come infarto, ictus, embolia, che rappresentano tuttora la prima causa di morte e di grave invalidità nei Paesi industrializzati.
La Campagna è realizzata con ALT – Associazione per la lotta alla trombosi e alle malattie cardiovascolari ONLUS, il contributo incondizionato di Bayer e il patrocinio di SIMG – Società Italiana di Medicina Generale. La Campagna negli Stadi è stata realizzata con il supporto e il patrocinio della Lega Calcio Serie A.
La Campagna ha divulgato informazioni sul tema della prevenzione del rischio cardiovascolare, le conseguenze del sottoutilizzo e la scarsa compliance alle terapie di prevenzione. Il mondo del calcio infatti rappresenta un importante cassa di risonanza per i pazienti
La prevenzione per
I fattori di rischio possono essere raggruppati in due grandi categorie: fattori di rischio generici, come pressione del sangue alta, aumento di colesterolo e lipidi (grassi) nel sangue, eccesso di peso, fumo di sigarette e vita sedentaria; fattori di rischio specifici, come alterazioni quantitative delle proteine coinvolte nel processo della coagulazione.
Pochi sanno che le malattie cardiovascolari da Trombosi possono essere prevenute in un caso su tre: piccole buone abitudini costanti di vita sono il primo reale contributo per salvare il proprio stato di salute. E allora stop al fumo e alla vita sedentaria, via allo sport e a una sana alimentazione. La prevenzione è fondamentale e permette di salvare ogni anno ben 200.000 italiani.
La prevenzione primaria del rischio cardiovascolare è l’insieme di tutte quelle misure e provvedimenti finalizzati ad impedire che le malattie cardiovascolari si sviluppino nei soggetti apparentemente in buona salute.- illustra il Professor. Claudio Borghi, Direttore della Unità Operativa di Medicina Interna del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna e Professore Ordinario di Medicina Interna presso
Continua il Professor Borghi: esistono dimostrazioni di una evidente diminuzione del numero di soggetti che va incontro a infarti e ictus a seguito della terapia continuativa con le classi di farmaci precedentemente citati. Non solo prevenzione del rischio cardiovascolare quindi. Esistono inoltre nuove evidenze nell’uso cronico di basse dosi di aspirina, conferma il Professore: sono state scoperte nuove evidenze favorevoli anche nella prevenzione dei tumori, soprattutto al colon retto. Nello specifico, riduce
A coloro che hanno superato i 40-45 anni di età comunque – conclude il Professor Borghi - mi sento di raccomandare di recarsi dal proprio medico di medicina generale per una valutazione del proprio stato di salute cardiovascolare.
Il Medico di Medicina Generale rappresenta ancora il primo riferimento per il paziente ed è un’importante risorsa per la messa in atto di iniziative che attivino comportamenti e all’occorrenza interventi di prevenzione, in questo caso legate al rischio cardiovascolare.
Sull’importante ruolo del Medico di Medicina Generale interviene il Dottor Alessandro Filippi - Medico di Medicina Generale e Responsabile Scientifico per l’Area Cardiovascolare SIMG – Società Italiana di Medicina Generale, confermando l’importanza della prevenzione: esiste la necessità di fare un’incisiva sensibilizzazione sul rischio cardiovascolare cercando sempre nuove modalità per aumentare la ricettività dei pazienti ad alto rischio. Il Dott. Filippi sottolinea le principali aree di intervento e di miglioramento per il MMG: consueling sul paziente, miglioramento dello stile di vita e terapie farmacologiche ad hoc.
Visto però il poco a tempo a disposizione che spesso il medico generico ha è più realistico indirizzare il paziente verso terapie farmacologiche più adeguate ed efficaci. Da un nostro studio SIMG abbiamo dimostrato come, anche nell’adozione di terapie che controllino
Sull’importanza di una Campagna Sociale sul rischio cardiovascolare,
E le donne? Parlando di tifosi ci si rivolge solo ad un pubblico maschile, tuttavia anche la donna ha bisogno di mettersi al riparo dal rischio cardiovascolare. A questo proposito
Aggiunge il Professor Borghi sull’importanza di coinvolgere anche il pubblico femminile: Le terapie preventive funzionano nei pazienti femminili oltre una certa età
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