Convegno Agorà : intervento di Nicolò Scuderi

Uno studio americano dimostra l’assoluta efficacia e sicurezza dei prodotti disponibili sul mercato, ma solo se utilizzati secondo le prescrizioni e non acquistati su internetUn nostro studio, in corso di pubblicazione sull’American Journal of Clinical Dermatology – una delle più prestigiose riviste americane di dermatologia – ha realizzato una revisione della letteratura scientifica per evidenziare l’efficacia e la sicurezza delle tossine botuliniche attualmente disponibili per il trattamento delle rughe glabellari. Da tale studio è emerso che il numero di formulazioni di tossina botulinica approvate per uso estetico è estremamente limitato e che la letteratura scientifica ne dimostra ampiamente efficacia e sicurezza. Gli effetti collaterali minori – dal mal di testa al gonfiore locale, dalle ecchimosi ai lividi – sono piuttosto frequenti ma temporanei, mentre quelli di maggior entità sono estremamente rari e comunque reversibili.L’elemento più importante che emerge dal confronto tra le varie formulazioni di tossina botulinica attualmente in commercio è che queste non sono tra loro intercambiabili: questo significa che i medici non possono applicare stesse diluizioni e dosaggi a formulazioni diverse e che quindi devono imparare ad usare ciascun prodotto per assicurare un risultato sicuro e ottimale, e capire quale preferire per ottenere il miglior risultato.Alcune tossine approvate per uso terapeutico sono utilizzate fuori indicazione (off-label) per uso cosmetico, ovvero senza l’approvazione degli enti sanitari locali – ad esempio la Food and Drug Administration (FDA) americana, la European Medicines Agency (EMA) europea o l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFa) del Ministero della Salute – e senza sufficiente evidenza scientifica in termini di sicurezza ed efficacia. Altri tipi di tossine botuliniche possono invece essere acquistate via internet, senza aver alcuna licenza o approvazione per l’uso cosmetico o terapeutico in nessun paese: si tratta di prodotti non legalmente utilizzabili, che devono essere considerati ‘non sicuri’ e che espongono i pazienti ad un potenziale rischio, anche grave.