Il sistema ibrido integrato Luna Platinum CSI è il risultato di un￾fapprofondita analisi di mercato e meteoclimatica condotta da Baxi

Sistemi ibridi integrati: la scelta tecnologica di Baxi

  Ambiente, Igiene e Sicurezza  

Obiettivo, identificare le tecnologie più idonee a garantire, nel corso di tutto l’anno, le migliori prestazioni di comfort e il massimo risparmio energetico, in piena sintonia con il quadro normativo europeo.

L’evoluzione della normativa europea in fatto di efficienza energetica degli edifici ha favorito la creazione di sistemi e apparecchiature per il comfort sempre più attente all’impatto ambientale. Baxi, autentico pioniere nella ricerca e sviluppo di soluzioni tecnologiche all’avanguardia, ha effettuato un attento studio di mercato e meteoclimatico per identificare le caratteristiche delle tecnologie più idonee a soddisfare le richieste della normativa, ponendo in assoluto primo piano le esigenze di comfort dell’utente durante l’intero anno. È nato così il sistema ibrido integrato Luna Platinum CSI, che sfrutta i benefici di differenti fonti energetiche in assoluta sinergia.

La necessità di ridurre il fabbisogno di energia e le emissioni di gas serra a livello mondiale è stata ufficializzata per la prima volta nel 1997 con il protocollo di Kyoto. La Comunità Europea si è sempre rivelata molto sensibile a questa tematica, arrivando a promuovere una campagna per l’utilizzo efficace dell’energia con l’obiettivo di ridurre entro il 2020 il consumo annuale di energia primaria del 20%, di elevare al 20% l’impiego delle fonti rinnovabili e di ridurre del 20% le emissioni di CO2. A livello comunitario sono state emesse negli ultimi anni diverse direttive e regolamentazioni relative al risparmio energetico, al potenziamento delle energie rinnovabili e al monitoraggio per singolo Paese delle direttive già emanate. Si ricordano in particolare: Direttiva EPBD Recast (2010/31/CE), sull’efficienza energetica degli edifici; Direttiva RES (2009/28/CE) sull’utilizzo delle energie rinnovabili; Direttiva EUP (ErP - Energy Related Product - 2009/125/CE) che stabilisce disposizioni di risparmio energetico per le apparecchiature immesse sul mercato comunitario, con l’introduzione dell’etichettatura energetica.

L’Italia ha recepito la Direttiva RES con il Dlgs 28/2011. Il decreto prevede che, per i nuovi edifici e per quelli sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, l’impianto di produzione di energia termica deve coprire mediante fonti di energia rinnovabile il 20% del fabbisogno totale (calcolato sull’energia primaria) in caso di richiesta del permesso di costruire presentata dal 31 maggio 2012 al 31 dicembre 2013; il 35% del fabbisogno totale per richiesta presentata dall’1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2016; il 50% del fabbisogno totale per richiesta presentata dall’1 gennaio 2017. Vi è inoltre l’obbligo di installare impianti alimentati da fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica. La potenza installata richiesta sarà di anno in anno maggiore per i primi quattro anni dopo l’entrata in vigore del decreto di recepimento. Inoltre, il 50% del fabbisogno per acqua calda sanitaria (sempre calcolato sull’energia primaria) deve essere prodotto con energie rinnovabili.

Analisi meteoclimatica

Partendo dalle richieste normative, Baxi ha effettuato un’attenta analisi meteoclimatica in Italia per identificare la tecnologia più idonea a soddisfare le esigenze di comfort in fatto di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda, durante tutto l’anno.

Nel nostro Paese vi sono delle differenze climatiche rilevanti dovute all’estensione geografica, soprattutto in latitudine. Alcune zone presentano un clima invernale particolarmente freddo e umido per un periodo di tempo molto lungo, che normalmente inizia alla fine di ottobre e prosegue fino ai primi di marzo. In numerose città, soprattutto del nord Italia, si registra un elevato numero di ore invernali con temperature particolarmente fredde (4°C o inferiore) ed elevata umidità relativa (85% o superiore).

Analisi delle alternative tecnologiche

Considerando le caratteristiche della pompa di calore e la dipendenza del suo rendimento dalle condizioni di temperatura/umidità aria esterna, Baxi ha realizzato il sistema ibrido integrato Luna Platinum CSI. Tale sistema si basa sull’interazione di molteplici tecnologie funzionanti con fonti rinnovabili (come l’aria esterna per la pompa di calore e il sole per i collettori solari) con tecnologie quali la caldaia a condensazione a gas, il cui rendimento si mantiene costante e non è legato alle condizioni ambientali esterne (temperatura, umidità, irraggiamento).

Baxi ha effettuato uno studio per quantificare i benefici ambientali che si possono ottenere con l’introduzione del sistema ibrido Luna Platinum CSI. L’analisi si riferisce al parco residenziale di unità mono e bifamiliari attualmente esistente nel Nord Italia (pari a 4,8 milioni di abitazioni); in questo contesto geografico si verificano infatti con maggior frequenza le condizioni climatiche critiche in fatto di temperatura e umidità per beneficiare dell’efficienza di una pompa di calore aria-acqua.

Se si ipotizza su tale parco un tasso di penetrazione medio di questa tecnologia simile a quanto ottenuto in questi anni dalla caldaia a condensazione, è possibile stimare al 2020 una riduzione dei consumi di energia primaria pari a 1.100.000 t.e.p. e di abbattimento delle emissioni di CO2 di 2.600.000 tonnellate.

Per completare il quadro, Baxi ha esteso l’analisi alle aree geografiche del Centro e Sud Italia. Sulla base delle tabelle “gradi giorno” (Dpr 412/93 All. A), emerge che vi sono circa 3,2 milioni di residenti in comuni classificati in zona climatica E o F. Si tratta di aree potenzialmente interessate dall’introduzione del sistema ibrido Luna Platinum CSI, in quanto possono presentare le condizioni climatiche che ne rendono vantaggiosa l’installazione.

 Versione stampabile




Torna