Monasteri affrescati, ricche case di mercanti, stratificazioni di popoli e civiltà

Viaggio in Bulgaria

  Turismo d’autore  

I colori vivaci brillano ancora sulle pareti dei monasteri bulgari e raccontano in forme semplici e familiari storie secolari di miracoli e meraviglie, minacce e castighi, acqua e fuoco. Le pareti esterne si contemplano passeggiando intorno alla chiesa che costituisce l’edificio centrale del monastero/cittadella. Le pareti interne si scrutano fermi nell’ombra, dove si accendono mille candele e brillano le cornici d’oro e d’argento delle icone.

I monasteri bulgari costituiscono un itinerario affascinante che permette di andare alla scoperta di una nazione antichissima e moderna, largamente sconosciuta alla maggior parte dei turisti europei. Percorsa da popolazioni diverse che l’hanno attraversata, saccheggiata, dominata, la Bulgaria può raccontare oggi tante storie diverse al viaggiatore curioso e attento, capace di decifrare i segni del territorio e delle persone.

Molte e stratificate le tracce rimaste: dagli antichi Traci, bellicosi e ricchi di miniere d’oro, come testimoniano i tesori splendenti delle necropoli, ai dominatori Romani che valorizzarono questo territorio soprattutto con la fondazione dell’Impero Romano d’Oriente, agli onnipresenti dominatori turchi che per cinque secoli, fino al 1878, tentarono di sradicare religione e tradizioni, trasformando le chiese in moschee e imponendo stili e abitudini nel costruire case e città. Senza dimenticare che, anche dopo l’indipendenza, raggiunta nel 1878, la Bulgaria ha vissuto tutte le vicende turbinose delle guerre balcaniche, delle due guerre mondiali e della guerra fredda. In tutto questo ribollire storico, segnato anche da grandi lacerazioni, forse i monasteri bulgari hanno rappresentato uno dei pochi luoghi di coesione e identità nazionale, fino a diventare anche, durante l’800, luoghi di aggregazione patriottica, da cui partirono le scintille della lotta per l’indipendenza. Sorti in luoghi isolati, in mezzo al verde dei boschi ancora oggi intricato e fittissimo, in posizioni suggestive, i monasteri si raggiungono con lunghe strade secondarie che richiedono pazienza e tempo a disposizione.

Il più famoso è il monastero di Rila o Rilski Monastir, a sud-ovest del Paese, che può costituire un’escursione di un’intera giornata a partire da Sofia. Durante molti secoli questo monumento, che ricorda una possente fortezza medievale, ebbe un ruolo importantissimo nelle lotte del popolo bulgaro per la libertà ecclesiastica e politica e nella diffusione della cultura slava. Immerso nel cuore del massiccio Rila,  in uno spettacolare paesaggio di foreste di faggi e pini, tra cime rocciose che superano i 2200 m, è a forma di quadrilatero irregolare con oltre 300 celle, collegate da scale, gallerie e terrazze. Al centro una chiesa interamente ricoperta di preziosi affreschi e ricca di icone e intagli di stupenda bellezza. Il  complesso riflette la ricerca artistica della rinascenza bulgara, benché l’impianto strutturale riprenda il modello dei grandi monasteri ortodossi del monte Athos. Anche questo monastero, come quasi tutti, ha alla base una figura ascetica, quella di Giovanni di Rila, intorno alla quale, verso la fine del primo millennio, si formò una comunità monastica e quindi la devozione dei pellegrini. Già nel 1400 la fama di questo monastero era tanto grande che lo zar Ivan Sisman dovette concedergli ampi privilegi e la signoria sulle terre circostanti. All’inizio del secolo 19° il monastero era diventato il centro principale della resistenza antiturca e ospitava la biblioteca più ricca del paese. Elegante cortile centrale a logge su tre piani e belle finestre, mentre al centro dominano la torre di cinque piani e la chiesa dedicata alla Natività della Vergine che catturano l’attenzione con il contrasto tra il bianco dell’intonaco, il rosso, l’ocra e il nero dei mattoni. A Rila, come in tutti gli altri monasteri bulgari, sono di grande effetto di affreschi che coprono interamente sia la galleria esterna sia le magnifiche pareti interne, con oltre 1200 scene tratte dalla Bibbia, ma anche dalla storia e la tradizione locale. E poi c’è l’iconostasi in noce dorata, una delle più belle di tutta la nazione.

Una volta visto Rila, gli altri monasteri saranno riconoscibili per lo stesso modello architettonico, anche se ognuno di loro riserva sorprese e interesse, secondo il contesto paesaggistico in cui è collocato. Il Preobazenski Monastir si trova a pochi chilometri dalla  città medievale di Veliko Tarnovo,  arroccata con le sue tipiche casette orientali intorno ai meandri rocciosi del fiume Jantra e dominata in alto dalla cittadella fortificata sulla collina. Il monastero è uno dei più romantici del paese, nascosto tra i boschi e le rocce della Jantra, ancora abitato dai monaci. Anche qui affreschi popolari e affascinanti all’esterno e all’interno della Chiesa, con le immagini della ruota della vita e il giudizio universale. Il Bacovski Monastir, al centro del paese, secondo solo a quello di Rila, si apre in un magnifico quadro naturale, fittissimo di boschi. Fu fondato nel 1083 da due generali bizantini di origine georgiana che regolarono anche la comunità monastica. Anche questo monastero divenne un faro di luce e di cultura per tutta la nazione, arrivando ad accrescere il suo territorio fino a Salonicco e alle montagne dei Rodopi. Quando il paese venne invaso dai Turchi,  questo monastero ebbe un ruolo importantissimo nel conservare la cultura e la religiosità bulgara. Ancora da non perdere, nei limiti di tempo a disposizione, ma consapevoli che bisogna stare molto attenti alle segnalazioni stradali per non tornare e ritornare più volte sulla stessa strada, il Troianski Monastir, in un suggestivo scenario di montagne e foreste.

Se i monasteri bulgari rappresentano un segno di identità nazionale, anche le case private possono essere un fil rouge per raccontare le storie della nazione.

Koprivstica, bellissimo villaggio di montagna a nord del paese, fiorente nei secoli 18° e 19° per l’artigianato, culla dell’insurrezione contro i Turchi, nel 1876 è stata dichiarata città museo. Qui è conservato l'aspetto originario della città dai tempi del Risorgimento Bulgaro (sec. VIII - XIX). Più di 200 case sono ritenute monumenti architettonici. Questi edifici, assieme ai ponti antichi, alle fontane che attingono direttamente dalla sorgente e ai muretti di pietra, rendono l'aspetto della città suggestivo e unico.

Case-museo sono molte delle sue abitazioni con delicati affreschi e motivi floreali sulle facciate,  portici ad arcate sostenuti da leggere colonne di legno, sale con soffitti in legno intarsiato, ricchi arredi originali di mobili e tappezzeria. La ricchezza di queste case museo, perlopiù di proprietà dei mercanti, è dovuta al fatto che Koprivstica era un ricco centro di produzione della lana.

A Veliko Tarnovo, lungo le pendici di una collina, si sviluppa un suggestivo quartiere con vecchie case addossate le une alle altre, oggi abitato da artigiani artisti che espongono le loro opere.

A Plovdiv, adagiata su sei collinette nel cuore della pianura tracia,  è interessantissimo il vecchio pittoresco nucleo turco costruito dai ricchi commercianti della città del secolo 18°, preservato intatto e sottoposto a tutela. La struttura di queste case svolge temi architettonici tipici dei Balcani turchi: una facciata tripartita con la parte centrale convessa su colonne, fregi eleganti dipinti sul frontone, motivi floreali a colori pastello, balconi con colonne di legno che formano quasi una volta coperta sopra le stradine tortuose, splendidi soffitti intagliati nel legno, tappeti sui divani, stoffe ricamate.

Lo stile delle case bulgare non si limita a decori e intagli in legno.  A Varna, ad esempio, adagiata al fondo di un piccolo golfo sul Mar Nero, splendono gli edifici in stile liberty, a cominciare dal primo stabilimento balneare inaugurato nel 1926. Nella capitale Sofia, una delle più belle capitali balcaniche, ovviamente si fondono tutti gli stili del paese. Ma soprattutto domina l’imponenza monumentale dell’800, dovuta all’ispirazione occidentale che guidò la ricostruzione di Sofia dopo l’indipendenza. Edifici pubblici e privati di stile neoclassico, imponenti facciate con frontoni triangolari e colonne in marmo, resti di moschee, curve neobarocche, edifici moreschi con bellissimi fregi in ceramica smaltata policroma a motivi floreali, motivi liberty  si intrecciano ad  ispirazioni orientali.   

Informazioni utili: Ottima  per viaggiare la Guida Verde Touring Club Italiano „Bulgaria e Romania“; Ente del Turismo di Bulgaria: www.bulgariatravel.orgTour operator specializzato in viaggi in Bulgaria: Kalya Mondo srl, Via G. Rippa 28, 46100 Mantova - tel. 0376 367339 - fax 0376 185 0358 - info@kalyagroup.comwww.kalyagroup.com; Voli lowcost per Sòfia: easyJet – prenotazione online www.easyJet.com.

Testo e foto di Franca Dell'Arciprete Scotti

 

 

BALKAN VIAGGI T.O.  Sofia

Ufficio vendite Italia

Via G. Ripa 28 - 46100 Mantova

tel. 0376  367339

fax 0376  1850358

emilia@kalyagroup.com

www.kalyagroup.com

Interessante il programma “LA BULGARIA E LE ROSE” 1 – 8 giugno 2011

 Versione stampabile




Torna