Per 180 giorni ci sarà un unico polo di attrazione per governi, aziende e persone di tutto il mondo

Shanghai Expo 2010

  Turismo d’autore  

Cosmopolita e dinamica, Shanghai, la metropoli cinese epicentro di grandi eventi commerciali e culturali, le cui vie centrali sono tutte un rincorrersi di boutique, ristoranti, cinema e teatri, ospiterà dal 1 maggio 2010 al 31 ottobre 2010, l’Expo 2010 il cui tema è Better city, better life (Città migliore, vita migliore) ovvero la qualità della vita in ambito urbano con l’auspicio di un progresso incentrato sull’uomo, un cammino fatto di innovazione tecnologica, diversità culturale e cooperazione vincente per un futuro migliore. Nel corso dell’evento si discuterà del problema della pianificazione urbana e dello sviluppo sostenibile nelle nuove aree cittadine, ma anche del come effettuare le riqualificazioni nel tessuto urbano esistente, seguendo i seguenti sottotemi: l´unione di diverse culture all´interno delle città, la prosperità economica nelle città; innovazioni della scienza e della tecnologia nelle città; rimodellazione delle comunità cittadine ed interazione tra aree urbane e rurali.

L’Expo è un’esposizione internazionale affermatasi in Europa verso la metà dell’Ottocento, nell’ambito della quale si espongono prodotti artigianali, industriali ed artistici. La prima esposizione universale, presieduta dal principe Alberto, consorte della regina Vittoria, si tenne a Londra all’interno del Crystal Palacenel 1851. Ebbe un successo e una risonanza tali che altre manifestazioni dello stesso tipo si svolsero poi a Dublino (1853), New York (1853) e Parigi (1889) nell’area degli Champs-Elysées, dove fu eretta la torre Eiffel a simbolo della manifestazione. L’Italiaha ospitato la sua prima Esposizione d´Arte e Industria a Torino nel 1870, ha replicato poi una seconda volta a Milano nel 1881 e si prepara alla sua terza Expo per il 2015 sempre a Milano.

Il Logo dell’Expo 2010, disegnato da Shao Honggeng, rappresenta due genitori che stringono il loro bambino. La figura richiama anche l´ideogramma cinese "shi" (che significa mondo), che risulta essere il più antico tra le lingue orientali con questo significato. Il colore verde simboleggia la vitalità e la creatività del popolo cinese.

La mascotte della Expo Universale di Shanghai 2010 si chiama Haibao, il tesoro del mare, ed è un tipico nome cinese porta fortuna. Il personaggio è stato creato partendo dall´ideogramma cinese che significa gente, persone. La scelta è stata fatta per segnalare che i veri protagonisti della Expo 2010 devono essere proprio le persone che devono relazionarsi con il Mondo e con gli altri, creando una società migliore per una vita migliore. Ogni singolo elemento che compone la figura della mascotte ha un suo significato. I capelli richiamano un´onda marina e danno l´idea di un carattere aperto, come è quello di Shanghai; il viso esprime amicizia e simpatia; il colore blu vuole dare l´idea della libertà e dell´immaginazione che sono concetti che richiamano alla vitalità e alle potenzialità della Cina; il corpo arrotondato esprime uno stile di vita sano e comunica anche l´idea di simpatia e tenerezza; la posizione tipica del personaggio è con il pollice alzato, segno di positività e di accoglienza verso tutti i visitatori della Expo che arrivano da ogni parte del mondo.

L´area dedicata alla Expo 2010 si trova sulle due sponde del fiume Huangpu collegate da un ponte e da traghetti fluviali. L´intero sito copre circa 5.3 km2 diviso tra la sezione Pudong su una riva (circa 4 km2) e la sezione Puxi (circa 1.3 km2) sull´altra. I padiglioni sono organizzati su base continentale: la zona A ospita il padiglione cinese e quelli asiatici, con l´eccezione dei Paesi del sud-est asiatico; la zona B ospita i padiglioni dei Paesi del sud-est asiatico, quelli dell´Oceania, delle organizzazioni internazionali, i padiglioni tematici, il World Expo Centre e un teatro per gli spettacoli (Expo Performance Centre); nella zona C sono installati i padiglioni di America, Europa e Africa più un parco di divertimenti di circa 10 ettari; la zona D, che ospita gli edifici recuperati da alcune antiche fabbriche cinesi, è dedicata a esposizioni pubbliche e scambi culturali; la zona E ospita i padiglioni delle aziende, i padiglioni della Civilizzazione Urbana e dell´Esplorazione Urbana, e la zona Urban Best Practice.

Da ogni parte dell’area dedicata all’Esposizione universale si potrà notare il Padiglione della Cina, progettato con l´idea di riprodurre la tradizionale corona orientale cinese. Il tema dell´esposizione che rifletterà cultura cinese è La corona orientale, il picco della Cina, il granaio per il Mondo e per le persone ricche. Tutta la struttura sarà dipinta nel classico rosso Città Proibita. Il padiglione comprende tre padiglioni: quello cinese propriamente detto, uno collettivo delle regioni cinesi ed un altro dedicato a Macao, Hong Kong e Taiwan.

Desterà sicuramente interesse ed ammirazione anche il Padiglione Italia, che interpreta in chiave architettonica i giochi di legno cinesi delle costruzioni e dello Shanghai. L’idea del progetto del Padiglione Italiano è nata dal bisogno di riuscire a coniugare la capacità italiana del saper vivere e gestire al meglio gli spazi tradizionali di aggregazione sociale - piazze, vicoli, piccoli borghi - con l’innovazione di una ricerca scientifica sempre più interessata ad utilizzare materiali eco-compatibili, rispettosi dell’ambiente, proiettati verso il futuro. Progettato dall’architetto Giampaolo Imbrighi e dai suoi associati, il padiglione illustra i valori culturali italiani senza dimenticare quelli del paese ospite, con un omaggio alla città di Shanghai e al famoso gioco che prende il suo nome.  Il progetto propone, infatti, un edificio che integra 3 aspetti fondamentali. Un marcato riferimento al regionalismo, alla poliedricità di usi e costumi della popolazione italiana e di quella cinese, entrambe afferenti ad una unica realtà nazionale di grande tradizione. La tradizione urbana fatta di corte, vicoli e tipiche costruzioni di molte città cinesi, come Shanghai, come nella tradizione dei borghi italiani. L´elemento acqua come riferimento essenziale alla fonte di sostentamento, vita e sviluppo delle popolazioni e dell’industria. Per sei mesi Padiglione Italia sarà in grado di attrarre, accogliere e sorprendere un gran numero di visitatori per la sua ricercata ed innovativa qualità architettonica in perfetta armonia con il principio del funzionamento bioclimatico ed ecosostenibile. Il disegno del padiglione presenta una pianta quadrata di 3.600 mq metri per un’altezza di 18 metri ed una divisione in più corpi di dimensioni diverse ed irregolari collegati da strutture-ponte in acciaio che lasciano intravedere i ballatoi di collegamento. Il progetto soddisfa sul piano strutturale l’esigenza di essere eventualmente smontato e ricostruito in dimensione ridotta in un’altra area della città. L’edificio è lambito su tre lati da una lama d’acqua che lo riflette esaltandone gli effetti luminosi naturali. La luminosità della struttura si riproduce anche all’interno non solo attraverso feritoie che evocano i vicoli stretti tra i palazzi delle città, ma anche grazie all’impiego di cemento trasparente, un materiale poliedrico di recente creazione. Tale prodotto, a seconda della sua particolare e diversa composizione in relazione ai diversi affacci del fabbricato, genera un duplice effetto architettonico: una percezione notturna dall’esterno della vivacità delle azioni contenute all’interno e una presenza dell’atmosfera esterna, durante il giorno, percepibile all’interno. La superficie del padiglione apparirà in parte diafana e in parte trasparente con facciate formate da cristalli autopulenti. Il Padiglione è pensato come una macchina dal particolare funzionamento bioclimatico con l’obiettivo di un significativo risparmio energetico. Gli elementi fotovoltaici integrati nei vetri delle coperture esterne garantiranno un effetto schermante dalle radiazioni, mentre il progetto illuminotecnico dell’edificio mira non soltanto a scandire gli spazi, ma anche a favorire il risparmio di energia.

Numerose attività animeranno il padiglione italiano: conferenze, dibattiti e presentazioni multimediali, iniziative di intrattenimento nei settori delle arti visive e dello spettacolo.

Il Padiglione Italia è uno spazio riservato a chi chiederà di averlo in concessione per organizzare meeting o cene con i propri ospiti o collaboratori. La richiesta può essere inoltrata dalle aziende che decidono di partecipare al progetto denominato G180, promosso da due società leader nei rispettivi settori, Alessandro Rosso Group per i viaggi incentive e gli eventi, e Lowe Pirella Fronzoni SpA per la comunicazione integrata, che hanno deciso di investire nell’organizzazione di viaggi Business/Incentive, esclusivamente per aziende italiane, in grado di offrire la possibilità di conoscere Shanghai e permettere alle aziende di avere l’ospitalità nel Padiglione Italia e sfruttare quindi l’occasione per creare contatti business. grazie anche alla possibilità di avere.

Da maggio a ottobre, ogni giorno, per 180 giorni, infatti, partiranno viaggi d’affari di gruppo e incentive, con destinazione Shangai per immergersi nello scenario, eccezionale, dell’Expo 2010: un’opportunità irripetibile, non solo per le grandi aziende, ma anche per le piccole e medie imprese cui è offerta la possibilità di allargare i propri orizzonti, raccogliere occasioni di business internazionale, vivere un’esperienza appagante che darà nuovi e più gratificanti stimoli a tutti i partecipanti.

L’Expo 2010 sarà un investimento, un evento cruciale non solo per il mondo economico, ma per tutto il Made in Italy. – ha precisato Beniamino Quintieri, Commissario Generale del Governo per l’Esposizione Universale di Shanghai 2010 - Il nostro obiettivo è, infatti, quello di trasmettere l’idea dell’Italia come maestra di arte e mestieri e l’eccellenza della Qualità che da sempre contraddistingue il Sistema Italia. Per questo, è importante una grande partecipazione delle stesse Aziende italiane. Ci aspettiamo di portare in terra cinese circa 18 mila persone nell’arco di 6 mesi. Aspettative ambiziose che pensiamo saranno confermate anche tenuto conto della fase così cruciale per l’economia mondiale. Shanghai 2010, infatti, non sarà solo un’occasione per lasciarci alle spalle le crisi, ma una straordinaria vetrina che porterà evidenti e concreti benefici alle stesse Aziende presenti, grazie alla possibilità di attivare contatti di affari in loco.

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