Un paese dove investire e fare turismo tutto l’anno tra festival culturali, immensi parchi e i prossimi campionati europei di calcio, basket e volley

Polonia “crisi-free”: continua la crescita di investimenti e turismo

  Turismo d’autore  

Un paese giovane che corre veloce. Un paese dove investire e fare turismo. Un paese che si è presentato al pubblico italiano in una serata di grande successo, riservata a giornalisti specializzati e operatori del settore turistico, dal titolo “Polonia. Il tuo prossimo viaggio”, che si è svolta giovedì 18 giugno alla Posteria di Milano.

Investire in Polonia conviene e la Polonia cerca investitori italiani - ha chiarito Piotr Kozlowski, Primo Segretario dell’Ufficio Promozione del Commercio e degli Investimenti dell’Ambasciata polacca a Roma. L’Italia è già il terzo partner commerciale polacco, con un interscambio da 16 miliardi di euro l’anno e 3500 imprenditori italiani sono presenti in Polonia, dai grandi marchi alle piccole imprese - ha aggiunto Kozlowski.

E ora c’è la grande opportunità ancora aperta di “Euro 2012”. I prossimi Campionati europei di calcio, terza manifestazione sportiva al mondo, sono per noi una enorme sfida. – ha spiegato Agnieszka Antoniewska, rappresentante della Società PL.2012, che coordina e sorveglia i preparativi di Euro 2012. – Tutte le città che ospiteranno le partite e gli impianti in costruzione hanno ricevuto l’ok dell’Uefa il 13 maggio scorso. Il nostro Paese oggi è un enorme cantiere: i soldi per gli investimenti non mancano, grazie anche ai fondi Ue, ma cerchiamo know how imprenditoriale per realizzare i progetti e fornire i servizi legati ai Campionati.

Questo movimento fa sì che il Paese stia viaggiando in controtendenza rispetto alla più marcata crisi economica che attraversa gli altri Stati della nuova Europa. Così diverse aziende polacche volano, nel vero senso della parola: Negli ultimi tre anni abbiamo aumentato del 50% il fatturato sul mercato italiano e la piccolissima flessione (-6%) di inizio 2009 è fisiologica vista la congiuntura economica che il mondo sta attraversando - ha ricordato Andrzej Kawalek, direttore di LOT Italia, la compagnia aerea di bandiera polacca. Kawalek ha anche colto l’occasione per annunciare l’attivazione del nuovo volo diretto della Lot che unisce Roma a Cracovia.

In aereo, in treno o in auto, la Polonia è più vicina di quanto si pensi per il turista italiano. Ma perché visitarla? Magari per seguire i grandi eventi sportivi e culturali - come ha ricordato Marta Borowska, la rappresentante di Lodz, moderna città post-industriale che quest’anno ospita i campionati europei di basket e di volley e qualcosa come sessanta tra festival musicali, cinematografici e d’arte contemporanea. Oppure sulle tracce degli gnomi, i simpatici simboli di Breslavia (Wroclaw) – come ha suggerito Anna Patalas – la città polacca più verde, dove studiano 137mila ragazzi ed è candidata, così come Lodz, a diventare Capitale europea della cultura per il 2016. O, ancora, per farsi rapire dalla serenità della natura esuberante delle sterminate pianure della regione dei Kurpie: qui siamo nella terra dell’ambra, del miele e di un’ospitalità unica (I nostri tesori come li ha definiti Michal Bogdanski).

Amici, vi aspettiamo in Polonia - ha sintetizzato per tutti Malgorzata Furdal, direttrice dell’Ente Nazionale Polacco del Turismo di Roma - Anche per uscire dai luoghi comuni del “paese grigio”: Venite a maggio e, nelle strade fiorite, vi accorgerete che l’aria è più tiepida che in Italia. – ha detto la Furdal. – E poi tornerete in estate per scoprire che fino alle dieci e mezza della sera Danzica è illuminata dalla sua, unica e famosa, luce nordica. E poi verrete anche in autunno per seguire i festival di Varsavia, accomodarvi nella piazza di Cracovia, il salotto della Mitteleuropa, fare trekking nei parchi più grandi del vecchio continente che in quella stagione si colorano di rosso. E vedrete che allora verrete a trovarci anche d’inverno per rimanere incantati da una Polonia tutta bianca.

L’organizzazione dell’evento è stata curata dal periodico “Vie dell’Est” (www.viedellest.eu).

Giovanni Scotti

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